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Justice League, anche Jason Momoa accusa Warner Bros e Joss Whedon

Jason Momoa dà pieno supporto all’indagine su Justice League

Mentre tutti ci prepariamo all’uscita della Snyder Cut, continua lo scandalo sulle riprese di Joss Whedon. Jason Momoa (Khal Drogo, Aquaman) si è infatti espresso pubblicamente su Instagram, in un lungo post di sostegno a Ray Fisher (Cyborg), nonché d’accusa nei confronti del trattamento subito dagli attori, sul set delle riprese fatte da Joss Whedon in Justice League.

Il celebre attore ha utilizzato dei toni molto accessi per descrivere il modo in cui è stato trattato sul set e sulla gravità dei fatti accaduti. Inoltre, ha dichiarato la sua incredulità di fronte al fatto che Warner Bros abbia rilasciato, a sua insaputa, un leak fasullo sul suo ingaggio per il ruolo di Frosty the Snowman in un futuro film. A detta di Momoa, si tratta di una tattica per distrarlo dai problemi sollevati dal collega Ray Fisher.

QUESTA M**DA DEVE FINIRE E HA BISOGNO DI ESSERE CONTROLLATA @ray8fisher E CHIUNQUE ALTRO ABBIA SPERIMENTATO CIO’ CHE ACCADE SOTTO GLI OCCHI DI @wbpictures HA BISOGNO DI UN’INDAGINE COME SI DEVE

Io penso solo che sia fo**uto che delle persone abbiano rilasciato un annuncio su Frosty finto senza il mio permesso per provare a distrarmi da Ray Fisher che parla del modo di m**da in cui siamo stati trattati alle riprese secondarie di Justice League. Cose serie sono successe. Deve essere investigato e certe persone devono essere ritenute responsabili. #IstandwithRayFisher. aloha j

Si evince quindi che i fatti accaduti sul set, sui quali vige un’indagine aperta, sono per Momoa molto seri e preoccupanti.

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Le accuse mosse verso Joss Whedon ed i produttori esecutivi di Warner Bros

Le accuse originali arrivano a luglio, quando Ray Fisher si è espresso molto chiaramente su Twitter rispetto alla gravità degli abusi perpetrati, lui sostiene, da Joss Whedon nei confronti del cast di Justice League.

L’attore ha da allora rilasciato una serie di commenti su varie piattaforme social, approfondendo la questione ed accusando anche altre figure importanti all’interno di Warner Bros, le quali avrebbero abilitato Joss Whedon permettendogli di mantenere il comportamento di cui è accusato. In particolare, ha fatto più volte il nome di Geoff Johns, fumettista, sceneggiatore e produttore dietro alla DC Comics e pesantemente coinvolto con il film, nonché di Jon Berg, produttore.

Se volete approfondire la questione, potete farlo direttamente sul suo profilo Instagram.

Le accuse hanno portato ad una vera e propria indagine

Ad Agosto, grazie alle accuse iniziali di Ray Fisher, Warner Media ha annunciato che avrebbe dato il via ad un’indagine indipendente sulle riprese, con l’intento di chiarire la faccenda. Fisher, che aveva inizialmente lodato Warner Bros per aver intrapreso l’azione, si è di recente lamentato dell’apparente parzialità degli investigatori, che avrebbero a detta sua ignorato fino ad oggi alcuni testimoni in favore di altri.

Warner Bros, da parte sua, ha invece dichiarato che Ray Fisher stesso si è rifiutato di parlare con gli investigatori, asserendo che l’indagine sta procedendo regolarmente.

Ricordiamo, comunque, che l’indagine è ancora aperta. A noi tutti, fan o meno di Joss Whedon, Warner Bros e soprattutto di Justice League, non resta che attenderne l’esito. Quale che sia, possiamo solo sperare che Aquaman e Cyborg siano riusciti a portare un po’ di giustizia anche fuori dalle sale.

Fonte.

E voi cosa ne pensate di tutta questa vicenda? Credete a a Fisher e Momoa o siete scettici sull’accaduto? Come al solito, fatecelo sapere nei commenti

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