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Quanto si guadagna coi manga? Ce lo spiega il mangaka di Super HxEros

L’autore del manga fa trasparire i suoi guadagni

Oggigiorno sono tante le persone che vorrebbero raggiungere una stabilità economica sfruttando le proprie capacità artistiche. Quando un giovane fumettista, o un aspirante pittore, si avvicina con entusiasmo ai genitori mostrando di cosa è capace, o cosa vorrebbe imparare a fare, in molti casi è costretto a subire la titubanza della propria famiglia sulla possibilità di guadagnarsi da vivere attraverso l’arte.

Spinto da solidarietà, il mangaka Ryoma Kitada ha pubblicato, in un Tweet, alcuni grafici, che spiegano provenienza e distribuzione dei suoi guadagni. L’obiettivo dell’autore di Super Hxeroes è quello di rendere più coscienti coloro che sono indecisi sul proprio futuro, e che magari non sanno se, attraverso l’arte, potranno ottenere la stabilità economica desiderata.

https://twitter.com/R_Kitada/status/1299286688934449152

Il primo grafico riguarda gli introiti provenienti dalla realizzazione di manga. La parte più rilevante deriva dai dirttti d’autore, che ammontano al 10% del valore di vendita di ogni copia fisica, e al 15% del ricavo totale dalle vendite delle versioni digitali. Queste ultime, pur costituendo una fonte minore di guadagni, sono redditizie anche ad esaurimento delle copie. Dalla commissione e dai premi possono derivare ulteriori, ma meno sostanziosi, profitti. Kitada aggiunge che la commissione per il manoscritto in bianco e nero di un nuovo artista è di circa 7000 yen (66$), mentre per quello a colori si parla di un valore 1,5 volte maggiore. Considerato il tempo necessario, il primo è più redditizio.

Il secondo grafico ci spiega il lavoro di illustratore come character designer o artista occasionale. Il character designer ha vita dura all’inizio di una novel, poiché creare i personaggi è una delle fasi più complicate nella produzione. In seguito il suo compito risulta più semplice, ed è una buona e stabile fonte di guadagno. L’illustratore non riceve nulla, però, dai diritti d’autore. Tuttavia, gli spetterebbe un guadagno extra nel caso in cui il character design venisse adattato a un anime o a un manga. L’artista occasionale, d’altro canto, si dedica a disegni con scopi promozionali, e Kitada sottolinea come sia semplice quando i personaggi sono tratti da opere già esistenti.

Il terzo grafico ci mostra i ricavi attraverso la vendita indipendente dei lavori a eventi come il Comiket, o su siti Web. Siti come Patreon sono un’ulteriore opzione.

L’ultimo è un grafico a torta, dove sono riportate le percentuali dei guadagni complessivi da mangaka: 38% dai dirittti d’autore delle copie fisiche, 25% da quelli delle copie digitali; 20% dalle commissioni sui manoscritti; 17% da altre attività. Il grafico non contiene ciò che proviene dalle produzioni animate, focalizzando l’attenzione principalmente sull’attività da fumettista.

Ryoma Kitada ha colto una delle problematiche che maggiormente affliggono i giovani d’oggi: la paura del futuro e del lavoro. Pensare che il proprio talento, o le proprie passioni, non verranno mai riconosciuti dalla società come modo valido per sopravvivere, è un tarlo che attanaglia la mente di molti ragazzi, spingendoli a prendere decisioni errate. Il suo post non rappresenta un incoraggiamento, ma dimostra sicuramente solidarietà, poiché può essere d’aiuto per prendere una decisione nella maniera più razionale e conscia possibile, senza lasciarsi dominare dalla paura.

Una vita senza passioni, d’altronde, non è degna di essere vissuta.

Trovate maggiori approfondimenti sull’industria a questo link.

Traduzione Giapponese-Inglese

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Giovanni Parisi

Giovanni Parisi

Laureato in Ingegneria Chimica, aspirante professore alla Great Teacher Onizuka, esploratore di universi di fantasia, illuso sognatore, idealista, cinico a tratti. Ma ho anche dei pregi.

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