Sono ormai settimane che sentiamo parlare di Fall Guys, il nuovo videogioco di tendenza sviluppato da Mediatonic e pubblicato da Devolver Digital. Dopo aver accumulato numeri da capogiro, molti si sono chiesti: perché il videogioco è diventato così popolare? Me lo sono chiesto anche io, e dopo una piccola riflessione ho tratto le mie conclusioni. Si tratta dunque di un’analisi soggettiva e opinabile, che spero possa aprire un sano dibattito sulla diffusione di un prodotto videoludico di tendenza. Partiamo quindi dal primo punto.
Periodo di lancio
Fall Guys, dopo un’anteprima avvenuta nel corso di febbraio 2020, è uscito ufficialmente il 4 agosto per PlayStation 4 e PC. Si tratta di uno dei primi titoli pubblicati ad agosto 2020 e ha avuto una distribuzione, per console PS4, favorita dal PlayStation Plus; esso è infatti uno dei titoli gratuiti concessi mensilmente dal servizio di Sony, il che ha conferito una bella spinta iniziale (nonostante le critiche).
La concorrenza è blanda: lo stesso giorno sono stati pubblicati la Arkane Collection – che per quanto valida resta di nicchia – e Skully, un platform puzzle vecchia scuola che non ha convinto molto. Unendo una scarsa concorrenza a un mese solitamente privo di contenuti interessanti per un mese vacanziero, Fall Guys ha potuto esprimere al meglio il suo potenziale; questo, anche per via dei creatori di contenuti.
Trasmissibilità e intrattenimento
Poche chiacchiere: Fall Guys è divertente sia da giocare che da vedere, e i creatori di contenuti lo hanno subito capito. Agosto è un mese difficile per chi crea intrattenimento online, in particolare se parliamo di live streaming; Fall Guys sembra essere nato proprio per venire contro alle esigenze degli streamer. Il titolo, frenetico e tensivo, ha anche una direzione artistica molto basilare e giocosa, il che si presta volentieri alla spensieratezza estiva.
Venduto come Battle Royale, ma non è un Battle Royale
Nelle varie community online è in corso un lungo dibattito sull’etichetta di genere di Fall Guys. Ve lo dico immediatamente: NON è un Battle Royale (per approfondire la nascita del genere potete consultare l’approfondimento dedicato). Il titolo è un Party Game con modalità Last Man Standing, dalla quale prende poi ispirazione il genere videoludico dei BR.
Ciononostante, per via della popolarità della battaglia reale, il titolo è stato proposto come tale; la mossa, però, è atta solo per dare una spinta alle vendite ed entrare nella lista dei titoli più popolari e redditizi degli ultimi 3 anni. E questo ha funzionato. Difatti, i giocatori che cercavano un Battle Royale si sono ritrovati di fronte a un divertente Party Game, risaltando dalla massa di titoli attualmente disponibili per le piattaforme di gioco. Fall Guys si distingue, e per un videogioco è fondamentale.
Identità molto forte
Quanti di voi ricordano Mai Dire Banzai? Lo show televisivo italiano, che ha portato in auge la Gialappa’s Band, trasmetteva alcune puntate di un game show giapponese molto popolare nella seconda metà degli anni ’80: Takeshi’s Castle. Diversi concorrenti affrontavano prove ardue per arrivare al livello finale, in cui dovevano sfidare Takeshi Kitano – l’ideatore del gioco, nonché regista importantissimo. Lo show è forse quello divenuto popolare, sebbene esistessero già formule simili negli anni ’60 in Francia e Inghilterra.
Fall Guys non fa altro che riprendere il concept di Takeshi’s Castle adattandolo al contesto videoluidico. Una formula composta da minigiochi che richiedono sì abilità, ma fortemente influenzati da elementi aleatori che rendono sempre diverse le partite. Sono inoltre previsti futuri aggiornamenti con nuovi minigiochi, ampliando ulteriormente l’offerta ludica del titolo.
Design semplice
Una volta c’erano i Rabbids di Ubisoft, oggi invece abbiamo dei pupazzetti che ricalcano il successo dei Minions. I simpatici personaggi di Fall Guys assumono diverse identità, tra le quali alcuni famosi personaggi di alcuni videogiochi. Oltre alla skin di default è possibile acquistare cosmetici che permettono di assumere identità differenti, così come facevano i coniglietti di Ubisoft e i più conosciuti Minions. La semplicità del design, stilizzato e minimalista, colpisce sia il bambino che l’adulto; sono certo che a breve vedremo il primo merchandising ufficiale andare soldout al lancio.
Ma perché un design semplicistico ha un forte impatto sulle persone? Sia i Rabbids che i Minions, e di conseguenza gli omini di Fall Guys, rappresentano la semplificazione della complessità umana. Uniscono azioni adulte al gioco del bambino, in un corpo che non presenta simboli politici, religiosi o etnici. Questi personaggi, con la loro goffaggine, fanno breccia nella psiche delle persone, le quali possono ridere delle loro disgrazie; ciò esorcizza il peso esercitato della società sulla persona.
Le parole chiave sono semplicità e identità
Giocare è semplice e l’identità di gioco si fa sentire. Fall Guys propone una semplicissima forma che si distingue dalla massa, complice anche la edulcorata direzione artistica del gioco. Diciamolo: Fall Guys non è altro che un titolo mobile portato su console e PC. Si tratta di un software leggero e adatto alla maggior parte degli hardware, pertanto la sua diffusione è ulteriormente facilitata; non a caso, si parla anche di un imminente porting su mobile, oltre che su Xbox One e Nintendo Switch.
Come detto in apertura, questa è la mia visione dell’insieme. Secondo voi quali sono i fattori della popolarità del gioco? Parliamone!
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