Ricerche recenti hanno mostrato che Google spia le app concorrenti per migliorare i suoi servizi, all’insaputa degli utenti!
Google ultimamente sta vivendo un periodo non favorevole, con un’enorme indagine Antitrust in corso negli Stati Uniti e le proteste degli utenti che promuovono teorie del complotto sul Coronavirus, di recente demonetizzate. A questi problemi si aggiunge una scoperta di The Information: un’app interna che informa la compagnia su come gli utenti usano app e servizi non di Big G.
Android Lockbox, altra minaccia per la privacy firmata Google?
Il programma in questione si chiama “Android Lockbox” e si trova all’interno dei dispositivi Android sin dal primo avvio. Esso funziona tramite Google Mobile Services (dunque è nel pacchetto di Gmail, Drive e le altre Gapps) e permette ai dipendenti di accedere ad alcuni dati sensibili degli utenti condivisi su altre applicazioni. Tra questi dati figurano la frequenza d’utilizzo delle app non Google, il livello di batteria e la qualità della connessione.
Il report di The Information afferma che Android Lockbox ha aiutato Big G nella campagna pubblicitaria dell’app Shorts, concorrente diretta del social cinese TikTok. Inoltre, il programma otterrebbe informazioni più utili e interessanti se l’utente accetta di condividere i dati sull’utilizzo dello smartphone Android “per ricevere un’esperienza personalizzata”.
La risposta di Google
Il colosso di Alphabet Inc. ha già risposto a questo rapporto ammettendo che sì, l’azienda ha accesso ai dati di altre app concorrenti, ma il programma è pubblico e anche altri sviluppatori possono osservare quei dati. La raccolta di informazioni, inoltre, è comunicata agli utenti, che hanno la possibilità di disattivarla tramite Impostazioni > Google > menù in alto a sinistra > Utilizzo e Diagnostica.
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