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One Piece 985: Il futuro del manga

One Piece 985: Il futuro del manga

Avventurarci in un commento al capitolo di questa settimana significa prendere un bel respiro e fare molti passi indietro, nel tentativo di analizzare il tutto suddividendo alcuni grandi avvenimenti.

Oggi non abbiamo una miniavventura da cui partire, ma possiamo celebrare alla grande il 23° compleanno di quest’opera con un capitolo all’altezza ed un climax decisamente in salita.

Kanjuro

Sembra che per Kanjuro sia arrivato il momento della resa dei conti con i Foderi Rossi.
All’inizio del capitolo 985 lo troviamo alla guida di un folto gruppo di persone pronto a fermare l’invasione sulla sponda nord di Onigashima, ed ancora una volta riesce a stupire con i suoi disegni (reali) dando vita ad alcuni guerrieri senza testa.
La sfida che sta per affrontare è impressionante: Izo, Inuarashi, Nekomamushi, Kawamatsu, Raizo, Kiku sono pronti a vendicare il profondo tradimento, ed è proprio Kiku ad attaccar battaglia con Kanjuro, dopo che questi ha raccontato di come abbia brutalmente picchiato il piccolo Momonosuke.
C’è da fare una precisazione sul comportamento di Kanjuro: alcuni ritengono che soprattutto in questo capitolo sia sembrato un personaggio diverso da quello che sappiamo essere, poiché le sue espressività facciali ed il suo comportamento sono tipici di personaggi negativi, quindi di qualcuno che di emozioni ne prova eccome.
Eppure, occorre ricordare che Kanjuro è prima di tutto un attore, e questo è il ruolo che ha scelto di ricoprire per essere il protagonista del proprio spettacolo.
In questo specifico caso è difficile se non impossibile individuare il vero Kanjuro sotto la maschera, perché egli sta innanzitutto recitando un ruolo.
Significa che non esiste un Kanjuro positivo o negativo, esiste solo un individuo svuotato in grado di riempire se stesso con ciò che vuole.
In questo senso continua ad essere privo di emozioni, o per lo meno di senso empatico. 

Kanjuro Kiku

Ad ogni modo, dello scontro non ci viene mostrato nulla, se non un piccolo cenno sul finale del capitolo dove sembrerebbe che Kiku sia riuscito a sconfiggerlo.
E qui si apre un altro quesito: Kanjuro è davvero morto?

Poco probabile. È vero, Kiku a fine capitolo sta piangendo, ma sono lacrime che vanno contestualizzate: innanzitutto perché Kanjuro è stato un compagno e amico per vent’anni, inoltre anche la pressione psicologica del momento, con l’esecuzione pubblica in corso di Momonosuke potrebbe non aiutare.
Il pianto di Kiku potrebbe essere sia liberatorio che di rassegnazione, ed avrebbero senso con entrambe le opzioni.
Difficile che Kanjuro venga tolto di mezzo offscreen, oltretutto in assenza di Kinemon, così come anche il fatto che Kiku possa essere riuscito ad andare fino in fondo.
La lama gocciola sangue, è chiaro che lo scontro ha portato ad un risultato, e molto probabilmente quel sangue appartiene proprio a Kanjuro, ma in One Piece sappiamo benissimo che fino a quando non vediamo il corpo del defunto non si può mai dare per scontata una morte, e Pound è l’esempio più recente che abbiamo.
Molto probabilmente Kanjuro è ferito gravemente, ma potrebbe essere ancora vivo, ancora pronto per tornare sul palcoscenico. E forse chissà, prima della fine potremmo scoprire che dietro al ruolo del traditore può nascondersi un’altra parte ancora, magari proprio quella di un eroe tragico.

Kanjuro morte


Yamato

Mentre Kanjuro è un grandissimo attore in grado di riempire se stesso, i propri pensieri e le proprie azioni con ciò che la scena sul palco richiede, Yamato è un’attrice molto diversa, con un ruolo ben preciso da ricoprire, quello di Kozuki Oden.
Piano piano stiamo imparando a conoscere la figlia di Kaido sotto vari aspetti, e questo porta a pensare che difficilmente avremo un flashback su questo personaggio, perlomeno uno di quelli lunghi che spezzano l’intera narrazione.
Nel commento al capitolo 983 ci siamo soffermati a lungo sul ruolo che Yamato potrebbe ricoprire nell’economia della saga in relazione alle conoscenze acquisite sul diario di Oden.
Ora però viene aggiunto un ulteriore tassello: siccome Yamato prova questo senso di emulazione totale nei confronti di Oden, figura di cui ammira le gesta ed il coraggio contrapposti al disprezzo provato nei confronti del padre Kaido, l’equazione che la ragazza compie è semplice.
Vuole che Rufy la porti con sé sino al One Piece, riconoscendo in Rufy qualcosa di simile a Roger, o a Barbabianca. Insomma, vede in Rufy la stessa figura che Oden vide nei pirati con cui ha avuto a che fare, un’opportunità per lasciare Wano ed uscire dalla gabbia della propria vita.
Yamato giustifica questa sua visione citando Ace ed il fatto che avrebbe voluto andarsene già all’epoca con lui, e qua si apre per la community un grande quesito…

Yamato in ciurma

La community italiana di One Piece è molto suscettibile quando si tratta di personaggi che devono o non devono entrare in ciurma: in ogni saga da sempre ci domandiamo se questo o quel personaggio si unirà alla navigazione, e quando ci si è trovati davanti a qualcuno come Yamato che esplicitamente ha chiesto a Rufy di salpare con lui proprio come fece Oden, in tantissimi si sono trovati favorevoli alla cosa e sono nate un sacco di speculazioni.

Vanno però fatte delle premesse quando si affronta questo argomento.
Innanzitutto, i membri della ciurma di Rufy hanno avuto fino ad oggi tutti qualcosa in comune: un flashback (nel cui caso di Yamato abbiamo parlato sopra), un obbiettivo, un ruolo.
Tralasciamo che da Dressrosa in poi è stato introdotto il concetto di Flotta di Rufy.
Tralasciamo anche che è appena stato introdotto Jimbe in ciurma, rimanendo concentrati sugli aspetti più in superficie.

Figlia di Kaido

Il problema maggiore di Yamato in ciurma è che non ha uno scopo.
Pensateci: la sua vita, da quando aveva 8 anni e per i 20 anni successivi, è stata totalmente una farsa, un costume di scena, un tentativo di emulare qualcuno perché provava del rispetto nei suoi confronti.
Questo significa anche che il sogno di Yamato non è suo, appartiene a Oden.
Yamato desidera aprire i porti del paese di Wano perché così voleva Oden.
Desidera viaggiare con Rufy e trovare il One Piece perché questo è ciò che Oden ha fatto con Roger.

Nonostante Yamato creda fermamente in tutto questo, l’obbiettivo di un ipotetico viaggio, la sua stessa richiesta di salpare con Rufy, non è altri che figlio di un sogno che non le appartiene.
Perché quello che a Yamato sfugge è che semplicemente non è Kozuki Oden, né tanto meno può diventarlo Rufy per lei.
Forse è per questo che Rufy ha storto un po’ il naso alla richiesta.
Sappiamo tutti quanto Cappello di Paglia sia espansivo nei confronti degli altri, di come lui in primis non veda l’ora di prendere con sé chiunque lo desideri, eppure in questo caso sembra tergiversare.
La realtà dei fatti è che Yamato sta solamente cercando di seguire come può e come meglio sa fare gli insegnamenti e le gesta di Oden, commettendo però l’errore di credere che questo basti a trasformarla in lui.
Per questo Yamato non ha un vero obbiettivo, se non quello al limite di vedere il One Piece, di scoprire cioè ciò che ha visto Kozuki Oden.
Oltre al fatto di non avere nemmeno un ruolo definito in ciurma. D’accordo, di lei sappiamo ancora molto poco, se non la sua forza fisica, ma un personaggio che per vent’anni è rimasto segregato e incatenato non può essere in grado di definirsi e trovare un posto nel mondo (o in un micromondo come sulla Sunny) in qualche giorno.

La soluzione più plausibile è che in qualche maniera Yamato si leghi a Momonosuke: siccome il bambino è discendente di Oden, avrebbe senso immaginare uno scenario in cui Yamato capisca di provare del rispetto per il figlio di Oden tanto quanto per il padre.
E se vogliamo, questo potrebbe coincidere anche col ruolo a cui lo stesso Momonosuke dovrebbe aspirare nel corso della saga: dimostrare a se stesso e agli altri di non essere inferiore alla figura di Kozuki Oden.
Non riuscirà a farlo con la forza fisica? Poco male, potrebbe riuscirci attraverso qualche gesto particolarmente coraggioso e degno di nota.
Riconquistare il ruolo legittimo di shogun del paese di Wano significa anche conquistare il rispetto di chi vi abita e di chi ha dato tanto per il paese.

Momonosuke Kozuki

Vegapunk

Arriviamo al punto focale del capitolo 985.
Finalmente Kaido annuncia su tutta l’isola il suo vero piano, qualcosa che attendevamo da molto tempo, e soprattutto dimostra di essere ben più di una pedina ingombrante nelle mani di Orochi.
All’inizio del discorso, Kaido fa riferimento alla “nuova forza” in mano alla marina, qualcosa di cui il Governo ha piena fiducia.
Noi sappiamo che nei due anni che sono trascorsi dopo la guerra di Marineford, la marina ha dato il via ad un reclutamento di massa per affrontare il nuovo equilibrio mondiale che sarebbe venuto a crearsi, e nel corso di questo reclutamento sono stati aggiunti alle fila militari ben due ammiragli: Fujitora e Toro Verde.
Ma il vero cambio di direzione è molto più recente: a Marie Geoise nei capitoli dedicati al Reverie siamo venuti a conoscenza del fatto che Vegapunk ha creato un’arma in grado di sostituire totalmente la Flotta dei 7, e questo ha portato in effetti alla decisione del suo scioglimento.
In questo capitolo dalle parole di Kaido apprendiamo qualcosa in più sull’arma di Vegapunk: a quanto pare il Quartier Generale della Marina ritiene che quest’arma possa essere in grado di contrastare addirittura gli Imperatori.
Kaido si sente però tranquillo sull’argomento, immaginando che l’alleanza con Big Mom sia proprio ciò che gli serve per raggiungere il suo obbiettivo.
E qui abbiamo finalmente la grande rivelazione:

Le armi ancestrali ed il One Piece

Non è chiaro se Kaido sia a conoscenza di cosa sia l’arma in dotazione alla marina, ma l’obbiettivo dell’Imperatore è cristallino.
Per la prima volta in One Piece dai tempi di Crocodile e della CP9, le armi ancestrali tornano di prepotenza nella trama principale.

One Piece 985
Per tutti questi anni Kaido ha sognato un mondo nel caos, una sorta di guerra mondiale, la schiavitù dell’intero paese di Wano e sopratutto il One Piece.
Questo complica enormemente le cose e ridefinisce all’improvviso l’intera saga in corso.
Noi conosciamo l’ubicazione di 2 armi ancestrali: la nave da guerra Pluton, da qualche parte nascosta nel regno di Alabasta, e Poseidon, cioè Shirahoshi.
Circa la prima, esiste un poignee griffe ad Alabasta letto da Nico Robin che ne svela l’esatta ubicazione, circa la seconda ne parla il poignee griffe di Skypeia, mentre di Uranus non sappiamo ancora nulla.
Chiaramente non sappiamo quanto Kaido sappia, ma possiamo mettere in ordine alcuni tasselli: Caribou, sparito dalle scene da un pezzo ma ancora da qualche parte a Wano, conosce la vera identità di Poseidon, e nulla esclude che non ne abbia già fatto parola con Kaido, nonostante la prigionia a Udon.
Per quel che riguarda Uranus invece, c’è da tenere in considerazione una cosa: abbiamo al cospetto due Imperatori che governano su metà del Nuovo Mondo.
La loro rete di informazioni è pazzesca ed enormemente estesa, senza contare che entrambi possiedono più di un poignee griffe.
È quindi possibile che la ricerca delle armi non parta da zero, a differenza del One Piece.
E proprio circa il grande tesoro, questo apre ad un altro fattore: la corsa al One Piece ora non riguarda più solo Rufy e Barbanera.
Va inoltre tenuto in considerazione un altro fattore: in quanto Kozuki, Momonosuke è in grado di sentire la voce delle cose. Forse è questa la domanda che Kaido avrebbe voluto fare a Oden prima della sua morte. Forse è questo che l’Imperatore stava aspettando da vent’anni: qualcuno che gli potesse fornire indicazioni dettagliate sul contenuto dei poignee griffe, sull’ubicazione dei restanti due Road (quello di Zou ed il quarto). Insomma, una strada per Laugh Tale.

Uno scenario del genere conduce ad un’unica grande domanda: come si svilupperà ora la saga di Wano?
La battaglia per il trono dello shogun di Wano è appena iniziata, ma questa potrebbe non essere più il punto focale della saga.

Orochi e Kaido

Come un fulmine a ciel sereno, la testa di Orochi viene spazzata via.
Quello che fino ad ora sembrava essere il principale antagonista di saga all’improvviso diventa di troppo e Kaido non usa mezzi termini per farcelo capire.
Per tutto questo tempo Orochi non ha mai fatto parte del suo progetto, era solo una pedina per guadagnare una nazione su cui fondare l’Impero Pirata, e non appena si è presentata l’occasione giusta (Big Mom), Kaido ha colto la palla al balzo.

Finalmente si incomincia a intravedere la risposta ad un quesito che ci portiamo avanti da un bel po’ di tempo, lo scopo del personaggio di Big Mom a Wano, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Quello che emerge per il momento è che la bilancia della convenienza pende quasi completamente dalla parte di Kaido: cos’ha da guadagnarci Big Mom da un’alleanza di questo tipo?

O-Lin

La risposta potrebbe essere molto semplice: il potere.
Che lo ammetta o meno, Big Mom esce sconfitta dalla saga di Whole Cake Island ed il mondo intero lo sa. Unirsi a Kaido può significare per lei un’occasione per non perdere credibilità e per ricostruirsi un nome, eppure allo stesso tempo i dubbi sul suo futuro e sul suo legame con Erbaf non sono ancora svaniti.
È mai possibile che Rufy dovrà veramente affrontare e sconfiggere due Imperatori? Ed in che modo questo si incastrerebbe con la saga di Wano?

Va ammesso che più che “saga di Kaido” si dovrebbe parlare di Arco Narrativo, poiché la battaglia nei confronti dell’Imperatore ha avuto inizio a Punk Hazard. Ora che tutti i tasselli sono al loro posto, che i suoi piani sono rivelati e ha compiuto la sua prima mossa, stiamo pur certi che il suo piano andrà in fumo, almeno quello legato alla nazione di Wano.
Basti pensare al fatto che Yamato non accetterà mai di essere lo shogun del paese, e che presto Rufy la aiuterà a liberarsi anche delle catene.

Ciò che invece può avere senso proseguire, un po’ come con Big Mom a Wano, è il discorso della ricerca delle Armi Ancestrali e del One Piece.
Nel commento al capitolo 984 avevamo già ipotizzato che il progetto “Nuova Onigashima” potesse riguardare il prendere il mare per cercare il One Piece, teoria rivelatasi corretta, immaginando l’Imperatore in un ruolo attivo.
Questa fase esplorativa del Progetto non andrebbe affatto a cozzare con un’eventuale sconfitta di Kaido nel corso della saga di Wano, proprio come all’epoca il crollo del potere di Totland non ha precluso il ritorno di Big Mom nella storia.
Tuttavia occorrerà fare i conti con diversi scenari, che vanno da un eventuale attacco all’Isola degli Uomini Pesce e ad Alabasta, al tentativo di rapimento di Nico Robin per la lettura dei poignee griffe o alla tortura di Pudding per la storia del terzo occhio.

Big Mom Kaido

Va comunque considerato che in questo gioco per il potere potrebbero verificarsi ancora delle sorprese, prima tra tutte:

Orochi

Sin dall’inizio, ci è stato presentato come un personaggio estremamente prudente e calcolatore, per cui risulta strano immaginare che uno come lui non possa aver previsto una mossa simile da parte di Kaido.
Sappiamo che Orochi è in possesso dell’omonimo frutto Yamata No Orochi, un mostro mitologico Giapponese dotato di 8 teste, per cui non è così scandaloso immaginare che l’attuale shogun possa essere ancora vivo.
Un legittimo dubbio che potrebbe sorgere è: possibile che Kaido non conosca il suo potere?

Da qui un’altra teoria, più azzardata dunque da prendere con estrema cautela: e se Kaido e Orochi avessero complottato per inscenare questa uccisione?
Pensateci, proprio in una saga strutturata come il teatro kabuki, proprio in un capitolo dove tutti, da Kanjuro a Yamato a Kaido stesso hanno recitato una parte.
E se tutto questo trambusto fosse stato fatto per Big Mom, per farle credere nell’alleanza e farle abbassare la guardia?
I figli di Big Mom non hanno mai mostrato grande entusiasmo nell’alleanza, e nonostante all’apparenza Kaido sembri desiderare la potenza militare della Mammona, magari sotto c’è dell’altro.
Se tutto questo fosse un piano per rendere Big Mom vulnerabile e tentare il suo omicidio, allora avremmo risposto a molte cose contemporaneamente: Orochi sarebbe ancora vivo, avremmo trovato il reale motivo della presenza di Big Mom a Wano, e soprattutto Rufy non dovrebbe vedersela con due imperatori.
Ma chiaramente si tratta solo di una illazione.

In alternativa ci troveremmo davanti al caso di un Orochi ancora vivo meditando vendetta, e a quel punto avrebbe senso tornare con la mente a quando aveva incontrato la CP0 chiedendo di Vegapunk, guarda caso, ritirato fuori nella narrazione da Kaido proprio in questo capitolo.
E se Orochi riuscisse ad ottenere questa fantomatica arma per la propria vendetta? Di certo ci aspettano capitoli molto interessanti da qui in avanti.
E voi Commodoriani invece che vi aspettate da tutto questo? Fino a che punto si concretizzerà il piano di Kaido? Orochi e Kanjuro sono ancora vivi? Fatecelo sapere commentando qua sotto o nei nostri canali social!

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Lorenzo Suigi

Lorenzo Suigi

Appassionato fruitore di One Piece da quasi 15 anni, amo discuterne in ogni angolo del web tra forum, pagine Facebook, dirette Youtube e gruppi.

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