Diciamo tutti addio ai complottisti del coronavirus: a breve Google bannerà ogni pubblicità online che promuove le loro pagine, e non solo!
Il coronavirus è sicuramente l’elemento più caratterizzante di questo 2020, avendo messo in ginocchio il mondo mettendo a rischio la salute dei cittadini, l’economia e destabilizzando l’equilibrio geopolitico. In questa occasione non sono mancati tutti i vari complottisti del caso, promotori di teorie tra cui la diffusione del virus tramite 5G.
Con il tempo però i vari social network, a partire da Twitter fino a Facebook, e i motori di ricerca si sono mossi per arginare i danni. Le ultime misure prese da Google servono proprio a questo: per limitare la disinformazione, Big G bannerà ogni pubblicità che promuove le teorie del complotto, le pubblicità nei siti che diffondono tali teorie e demonetizzerà qualunque sito che violerà questa policy.
Dura lex, sed lex, anche online
A The Verge un portavoce del colosso di Alphabet Inc. ha comunicato la posizione dell’azienda:
“Attiveremo ulteriori misure di sicurezza espandendo le nostre policies sia a chi pubblica le notizie [sul coronavirus], sia a chi sfrutta le pubblicità per diffondere contenuti riguardanti questa crisi sanitaria che contraddicono il consenso scientifico delle fonti autoritarie”
Questa nuova misura non andrà ovviamente a colpire le pagine web che cercano di debunkare o segnalare queste bufale, e non andrà nemmeno a demonetizzare e vietare la diffusione di altre teorie del complotto non legate al coronavirus.
Tali misure aggiuntive a quelle già in atto, come la rimozione da YouTube di video che mettono in relazione 5G e COVID-19, sono a quanto pare necessarie (soprattutto oltreoceano) per risolvere un problema alquanto grave. Molto probabilmente andranno a minare l’attività anche di siti d’alto profilo tra cui giornali online come The Epoch Times.
Staremo a vedere quanto saranno efficaci queste misure previste da Google, che verranno attivate il 18 agosto, e se verranno effettivamente applicate anche in Italia.
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