KFC sta pensando alla produzione di chicken nuggets tramite stampanti 3D, ritenute il “futuro della ristorazione”!
Questo annuncio viene dalla Kentucky Fried Chicken stessa tramite un post pubblicato il 16 luglio 2020 nel loro sito ufficiale. La catena di fast food statunitense lavorerà assieme alla compagnia russa 3D Bioprinting Solutions per sviluppare una tecnologia in grado di creare la “carne del futuro”, ovvero nuggets di pollo prodotte in laboratorio tramite bio-stampa 3D.
Come funzionerà la produzione con stampanti 3D?
Per produrre i chicken nuggets in questo modo, KFC invierà gli ingredienti fondamentali (tra cui le caratteristiche spezie) all’azienda di Mosca che si occuperà di riprodurre la pietanza ottenendo lo stesso gusto e aspetto del prodotto autentico attualmente venduto nei ristoranti della catena. Nel processo verranno utilizzate cellule di polli e ciò renderà il risultato finale non usufruibile dai vegetariani.
La bio-stampa 3D dei nuggets sarà sviluppata a Mosca e dopo una fase di test che dovrebbe concludersi verso autunno 2020 sarà utilizzabile da KFC. Se dovesse rispettare queste tempistiche, tale tecnologia sarebbe la prima al mondo in grado di ottenere prodotti così complessi a partire dalle cellule animali.
I motivi dietro la scelta di KFC
Il colosso del pollo fritto ha specificato nel suo post che questa scelta è data dalla volontà di offrire ai consumatori un prodotto salutare e dall’impatto estremamente ridotto sull’ambiente. Secondo una ricerca (citata da KFC ma non linkata, ndr) dell’American Environmental Science & Technology Journal, infatti, tramite la bio-stampa 3D si consumerebbe il 50% in meno di energia e le emissioni di gas serra verrebbero ridotte di 25 volte rispetto al livello attuale, con un utilizzo ancor più inferiore di terre per l’allevamento di polli.
La General Manager di KFC Russia & CIS, Raisa Polyakova, ha affermato:
“KFC monitora gli ultimi trend e innovazioni per rimanere al passo con i tempi introducendo le tecnologie più avanzate nella catena di fast food. Il prossimo passo è la bio-stampa 3D di prodotti a base di carne, parte fondamentale del nostro concetto di ristorante del futuro. Questi esperimenti permetteranno inoltre di comprendere e diminuire l’impatto ambientale dell’industria alimentare.”
L’intento dunque è senza dubbio positivo, per quanto strano all’apparenza. Secondo la suddetta ricerca, i benefici sarebbero molti e, se riproposti anche da altre note catene, potrebbero contribuire alla risoluzione di importanti problemi su scala globale.
Non si sa ancora quando saranno effettivamente disponibili al pubblico per provarli, ma sarà comunque interessante assistere allo sviluppo di questa tecnologia.
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