Valentina Nappi contro la legge anti-porno. “Non farei leggere la bibbia a un bambino, ma non mi sembra un motivo per censurarla.”
Qualche giorno fa, il senatore Simone Pillon ha presentato una proposta di legge che vuole un filtro automatico su tutti i siti web con materiale per adulti. Valentina Nappi di tutta risposta ha twittato “State rischiando di farmi entrare in politica“.
L’attrice ha subito mostrato il suo astio verso la proposta, e dai suoi post su Twitter è nata un accesa discussione proprio con il senatore Pillon (di cui riportiamo un tratto qui sotto)
https://twitter.com/ValeNappi/status/1275520531354263552?s=20
Pillon ha spiegato che la proposta è nata per proteggere i bambini da contenuti violenti, pornografici o comunque non adeguati a un pubblico di minori. Una specie di “regalo” che la Lega fa a tutti i genitori.
Come però diceva Jerry Calà in “Sapore di mare”: ‘(In spiaggia) ci sono i bambini, si. Ma ci sono anche i grandi!’ e una soluzione che renderebbe tutti contenti potrebbe essere (come proposto da Valentina Nappi stessa in un intervista a Open) quella di installare nei device dei software di parental control da utilizzare a discrezione del genitore (ndr. che udite udite, esistono da decenni).
Ormai però siamo abituati a queste Campagne di demonizzazione di qualsiasi media che non va a genio a qualche politico.
“Un uomo non ha diritti sul suo “tempo libero”? No, dice l’uomo in Vaticano. No dice l’uomo in politica. Io rifiuto queste risposte. Piuttosto scelgo qualcosa di diverso. Scelgo Valentina Nappi.”
Curiosi di sapere da dove viene questa quasi-citazione? guardate un po’ qui.
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