L’emendamento a firma di Marianna Madia vuole cancellare il First Playable Fund dal DL Rilancio. La richiesta è che quelle risorse vengano destinate al generico calderone delle startup innovative
Sulle nostre pagine abbiamo discusso a suo tempo dell’introduzione nel DL Rilancio di un fondo di 4 milioni di euro destinato alle software house italiane, il First Playable Fund, e di come tra la stampa generalista e svariate forze parlamentari questa scelta sia stata accolta in maniera astiosa.
Questa avversione è sfociata nella presentazione di un emendamento che ne chiede la cancellazione, oltre che la riconversione di dette risorse nel settore delle startup innovative, in particolare quelle legate a università, incubatori ed organismi di ricerca.
Il testo, a firma dell’ex Ministro Madia, escluderebbe le software house italiane con capitale sociale di almeno 10mila euro dall’ottenimento di un finanziamento a fondo perduto – da 10mila a 200mila euro – che copra fino al 50% della spesa ammissibile su di un prototipo, una demo, da rendere funzionante entro i 18 mesi successivi al finanziamento pubblico.
Molte sono state le rimostranze da parte degli addetti ai lavori del settore che, nel caso in cui l’emendamento venga accolto, vedono la faccenda come l’ennesima occasione mancata per l’Italia del videogioco di rimanere al passo con i competitor europei. Fondi analoghi – molto più ricchi, per la verità – sono già stanziati a favore delle piccole e medie realtà di sviluppo in paesi come Francia, Germania, Regno Unito e molti altri.
Tant’è che è stata colta la proverbiale palla al balzo da parte di Mauro Fanelli di Mixed Bag, il quale ha indetto una petizione su Change.org per richiedere il ritiro immediato del controverso emendamento.
Cosa ne pensate della vicenda? Siete a favore di First Playable Fund? Firmerete anche voi la petizione o pensate che il settore non abbia bisogno di alcun incentivo? Fatecelo sapere con un commento!
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