La recente ondata di richieste di rimozione di VOD e clip da parte dei detentori dei diritti musicali mette in crisi innumerevoli canali Twitch
Twitch, la più importante piattaforma di streaming presente attualmente sulla rete, sta attraversando una crisi senza precedenti a causa di un’ondata di strike su clip contenenti musica protetta da copyright.
Questa ondata di segnalazioni interessa tutte le clip create dalla nascita di questa feature su Twitch, inizio 2017, fino al periodo di fine 2019. Inutile descrivere il caos creatosi tra gli innumerevoli streamer, che si sono ritrovarti sommersi da strike con conseguenti rischi di chiusure dei canali.
Anche la piattaforma stessa sembra che non fosse assolutamente preparata ad un tale eventualità e che solamente adesso stia cercando di correre ai ripari permettendo una gestione più completa delle clip.
Have talked with multiple @Twitch staff all telling me my best option is to delete all of my clips ever.
On top of it being near impossible for me to delete >100,000 clips, the creator dashboard isn’t loading any of my old clips. How am I supposed to protect myself here? (2/4) pic.twitter.com/dWnvfiIkGC
— leslie (@fuslie) June 7, 2020
Twitch ha subito cercato di dare una soluzione drastica ed immediata a tutti coloro che avessero avuto problemi: cancellare le clip interessate dal canale. Gli streamer, però, fanno notare che al momento è completamente impossibile cancellare in anticipo le clip che potrebbero essere problematiche e che anche una rimozione totale di queste ultime non sarebbe una cosa da poco. L’enorme mole di clip create dagli utenti nel corso degli anni difatti non viene spesso neanche caricate dal gestore dedicato!
You need to implement the same feature that VODs have (muted when copyrighted works are detected) into clips.
There are individuals who have created bots that can scan and detect copyrighted works and flag them. Why can't Twitch?
— Jake'n'Bake (@jakenbakeLIVE) June 8, 2020
Altri streamer ricordano invece che nei Video on Demand, una funzione di muting automatico degli spezzoni di live che potevano andar contro alle linee guida DMCA, era già presente, ma non era implementata nelle clip. Potrebbe essere questa la soluzione più semplice?
Anche la situazione degli strike sembra anch’essa molto confusa: non sono pochi i canali che infatti temono di perdete tutto a causa di questa frustata del DMCA, dato che bastano solo 3 strike totali per un ban definitivo dalla piattaforma. Cosa succederebbe se un canale accumulasse 3 segnalazioni senza avere il tempo di reagire?
Insomma, questa influsso anomalo di segnalazioni ha preso tutti alla sprovvista, mettendo a rischio non solo gli streamer, ma anche la stessa piattaforma posseduta da Amazon. Speriamo ovviamente che Twitch decida di collaborare con i canali permettendo loro di “mettersi in regola” senza conseguenze.
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