Su Twitter il primo profilo che appare digitando la parola “racist” è quello di Donald Trump
Twitter è sicuramente il social preferito da Donald Trump per comunicare con le gente i suoi pensieri e le sue opinioni.
Il risultato, riportato dal notiziario britannico The Independent, è stato verificato da AFP.
Trump ha più di 80 milioni di follower, anche se in tanti hanno dubbi su quanti utenti siano reali e quanti, invece, siano bot. Il risultato, secondo gli analisti, è che chi non è d’accordo con lui sul social, tende ad etichettarlo come “razzista“.
Twitter ha dato una spiegazione molto vaga. La piattaforma ha sottolineato solo che i suoi algoritmi di ricerca potrebbero riflettere ciò che accade sulla piattaforma. In pratica, c’è talmente tanta gente che accosta il nome Donald Trump a “razzista” o “razzismo” che l’algoritmo associa i termini al suo profilo.
Greg Sterling, un collaboratore del sito web Search Engine Land, ha dichiarato che l’algoritmo di ranking di Twitter per i singoli tweet, utilizza diversi fattori. Questi sono: la recente pubblicazione del tweet, la sua pertinenza, la presenza di contenuti multimediali (come video o immagini) e molti altri variabili.
Commodoriani che ne pensate di questa cosa? Credete che ci sia una sorta di parzialità da parte di un social verso una figura o che sia davvero un risultato ottenuto per associazione? Fatecelo sapere nei commenti.
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