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Pokémon Company si schiera a favore di BlackLivesMatter

Pokémon Company si fa avanti nella lotta contro il razzismo

In questi giorni, come sicuramente ben saprete, negli Stati Uniti stanno prendendo piede le proteste contro atti razzisti che purtroppo ancora colpiscono milioni di cittadini. A muoversi contro questa condotta completamente deprecabile però non sono solo i comuni cittadini. Infatti, numerose sono le aziende, anche del settore videoludico che tanto ci sta a cuore, che si sono presentate come sostenitrici dei movimenti antirazzisti promuovendo quest’ultimi sia con dei semplici messaggi che con donazioni più che generose. Tra le tante aziende e compagnie troviamo la famosa Pokémon Company che ha deciso di scendere in prima linea nella lotta contro il razzismo.

Azzurra

La compagnia affiliata a Nintendo ha pubblicato sui propria social un messaggio tanto genuino quanto efficace che ha fatto subito breccia nei cuori di milioni di fan e non solo. Ecco di seguito il messaggio di The Pokémon Company:

“Presso The Pokémon Company International crediamo nell’amicizia, nell’inclusività, nell’equità. Sono questi i valori del brand Pokémon. Non c’è spazio per l’oppressione all’interno della nostra community. Siamo solidali con i nostri impiegati di colore, con i fan, con le famiglie che continuano a subire le conseguenze del razzismo e di una violenza priva di senso”. 

La compagnia però non si ferma qui. Infatti, The Pokémon Company ha successivamente dichiarato che avrebbero donato 100.000 dollari al NAACP e altri 100.000 dollari a Black Lives Matter, il movimento attivista internazionale impegnato nella lotta contro il razzismo.

È sempre un piacere vedere aziende del calibro di Nintendo o Sony, la quale ha recentemente rinviato l’evento di presentazione di PS5, prendere posto attivamente in eventi come questi. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!

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Alberto Scuderi

Alberto Scuderi

Nato il 30 Marzo 2001, son cresciuto a pane e computer. Adesso sfrutto le mie conoscenze videoludiche per fingermi un giornalista sperando un giorno di poterne fare un lavoro.

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