Funzionari di frontiera svedesi affermano di aver fermato due “cacciatori di zombie” tedeschi che sembravano preparati per tutt’altra epidemia
La coppia è arrivata a Malmo, in Svezia, su un traghetto alla fine di marzo 2020. Secondo quanto riferito, stavano entrando in Svezia nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus con un veicolo modificato e pieno di ogni arma e attrezzatura per sopravvivenza ad un’apocalisse zombie.
Il loro insolito veicolo ha subito attirato l’attenzione delle guardie di frontiera, ha riferito l’agenzia doganale.
Le foto mostrano che la coppia è arrivata in un Hummer nero e marrone con una grande scritta “Zombie Response Team” sulla portiera e un’altra che recitava “le persone infette verranno colpite” lungo la fiancata. L’Hummer aveva anche una custodia nera sul tetto con le parole “lanciarazzi” scritte su di esso con uno stencil militare bianco.
I funzionari di frontiera hanno perquisito il veicolo e hanno recuperato almeno 20 armi. Le foto mostrano un’ampia gamma di armi a disposizione dei “cacciatori di zombi“, inclusi fucili, pistole, diverse balestre, bombole di gas lacrimogeno, dispositivi di scossa e una fionda.
La coppia ha detto che il tutto era dovuto al loro trasferimento in Svezia e non pensavano che le armi sarebbero state illegali, secondo quanto riferisce il quotidiano svedese Aftonbladet.
Si sono dichiarati colpevoli di contrabbando e possesso di armi, secondo quanto riferisce Ekstra Bladet. La coppia ha poi affermato che le armi erano puramente “ornamentali” e non erano destinate a causare danni a nessuno.
In effetti, almeno in riferimento ad alcuni fucili di cui erano in possesso, una successiva analisi ha permesso di verificare la natura degli stessi. In alcuni casi si trattava, infatti, di armi da softair e non di armi da fuoco vere e proprie.
Ciononostante, anche se la giurisdizione non vieta il possesso e il trasporto di armi a gas (a patto che vengano rispettate tutte le disposizioni della legge riguardo alle documentazioni, ai permessi e al modo in cui le armi vengono trasportate) i due sono stati fermati e controllati anche a causa dell’appariscente veicolo su cui viaggiavano.
Chissà se, in mezzo a tutte quelle armi, i due erano in possesso anche di mascherina e gel igienizzante, le uniche “armi” in grado di proteggere dall’epidemia, quella vera, di coronavirus.
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