Quando si parla di smart working è facile concentrarsi sulle comodità e dimenticare i lati negativi. Il CEO di Microsoft mette in discussione il lavoro da casa.
Microsoft difende l’ufficio
Satya Nadella, CEO di Microsoft, ritiene lo smart working una potenziale minaccia per la salute mentale dei dipendenti.
“Una delle cose che mi sta facendo pensare in questo momento in cui stiamo lavorando tutti da remoto è che forse stiamo bruciando completamente il capitale sociale che abbiamo costruito in tutto questo tempo. Come si fa a misurare una cosa del genere?”
Oltre a favorire depressione e esaurimenti nervosi, il lavoro da casa comporta la mancata partecipazione alla “comunità dell’ufficio“. Vi manca l’ufficio? Questo sito vi può consolare.
Twitter più permissivo
Al pensiero di Nadella si contrappone quello di Jack Dorsey, CEO di Twitter. Lo scorso martedì, infatti, ha comunicato ai suoi dipendenti che saranno liberi di lavorare da casa anche dopo la quarantena. A Twitter si affiancano Google e Amazon, che prediligeranno il lavoro da remoto.
Lo smart working cambierà le città
Il telelavoro potrebbe modificare profondamente le grandi città americane, dato che i dipendenti che hanno la possibilità di lavorare da casa non avranno più la necessità di doversi recare nella sede della loro azienda. Verrebbe quindi a mancare un segmento della società e viene spontaneo chiedersi da chi – o cosa – sarà rimpiazzato.
Fonti: LegaNerd.
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