Il sito G2A ha risarcito uno sviluppatore per la vendita di circa 200 chiavi rubate
Il piccolo studio di sviluppo Wube è stato risarcito dal sito G2A per la vendita di 198 chiavi risultate rubate del gioco Factorio. Lo sviluppatore aveva inizialmente fornito al sito una lista con 321 chiavi che, a suo dire, erano state vendute in maniera non proprio legale tramite il sito. Dopo i necessari controlli, è venuto fuori che 198 di quelle chiavi erano, in effetti, rubate.
G2A si è trovato a doveri risarcire Wube 39.600 dollari di danni. L’entità della somma è dipesa da una delle nuove politiche del sito. Per liberarsi della fama non proprio lusinghiera e per rassicurare gli sviluppatori, G2A ha fatto entrare in vigore una politica per aumentare la sicurezza e assicurare l’attendibilità dei venditori. Il sito ha promesso agli sviluppatori, che chiunque fosse stato in grado di provare la vendita di chiavi rubate avrebbe ricevuto un risarcimento dieci volte superiore al danno subito.
La situazione si è risolta in favore di Wube che ha ricevuto il risarcimento per le 198 chiavi di Factorio. Ad oggi questo è l’unico caso di risarcimento ad un anno dall’attuazione della nuova politica.
Negli ultimi tempi, G2A si è trovato al centro di diverse controversie. La fama del sito, come già citato in precedenza, è tutt’altro che lusinghiera, con giuste ragioni si potrebbe aggiungere. Le politiche della piattaforma sono sempre state nebulose e la sua tendenza a non tutelare i consumatori ne hanno cementato la cattiva reputazione. Se a questo aggiungiamo anche il tentativo di corrompere la stampa, il quadro non è proprio roseo. Questo, però, sembra essere un passo verso la giusta direzione. Aspettiamo di vedere come si evolveranno le politiche della piattaforma.
Cosa ne pensate di G2A? Secondo voi il compenso è stato eccessivo? Fatecelo sapere sotto nei commenti.
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