Le morti ne L’Attacco dei Giganti
Attack on titan si propone, fin dal primo episodio, come un’opera la cui protagonista è la morte. E questa sua crudeltà, mista a plot twist e cliffhanger, è stata la chiave del successo dell’opera. Il manga di Isayama è diventato celebre dapprima per questi motivi, per poi diventare un vero e proprio pilastro della cultura pop dello scorso decennio grazie a personaggi indimenticabili e una trama scritta magistralmente.
In questa piccola lista, andremo a vedere quali sono state le cinque morti che ne L’Attacco dei Giganti si sono rivelate le più… sorprendenti. Di morti ce ne sono a bizzeffe, sia di protagonisti che di personaggi secondari, e ai più affezionati hanno fatto tutte male allo stesso modo, ma alcune di esse hanno lasciato il segno più di altre.
Qui andremo a riaprire delle ferite che per i più deboli di cuore potrebbero non essersi rimarginate. E, soprattutto, qui ci saranno spoiler di tutte e 3 le stagioni dell’anime. Non parleremo di ciò che accade nel manga, quindi se avete visto tutto l’anime, potete andare tranquilli.
E attenzione, qui passeremo in rassegna le 5 morti, in ordine cronologico, più sconvolgenti. Non quindi quelle più cruente (e ce ne sono state tante) o più traumatiche, ma quelle che ci hanno appunto sconcertato, o perché completamente inaspettate, o per il modo sorprendente con cui si sono collegate a tutto il resto della trama.
1. Eren Jaeger (Stagione 1, episodio 5)
Ok, questa è un po’ sleale perché Eren tecnicamente non è morto… del tutto. Ma ammettiamolo: nessuno ci avrebbe scommesso un fico secco nel veder morire il protagonista praticamente all’inizio della stagione. Ok, “l’effetto wow” è svanito non appena si è fatto palese il gigante-ammazza-giganti, dato che tutti lì avevamo già capito che quel titano fosse Eren. Ripensando però a quando abbiamo visto la scena in cui Eren viene divorato per salvare il suo miglior amico, è innegabile il fatto di non esserci rimasti di sasso.
2. Grisha Jaeger (Stagione 3, episodio 6)
Tutti avevamo fin da subito capito che Grisha, il papà del nostro protagonista, si sarebbe rivelato ad un certo punto un personaggio fondamentale dell’opera, così come tutti avevamo capito che era ormai bello che andato fin dall’inizio. E Isayama ci aveva dato piccoli indizi sparsi qua e là per capire le dinamiche della sua morte. Scoprire però che il povero (ma mica tanto) Grisha è stato divorato da Eren dopo aver fatto una carneficina della famiglia reale Reiss, è stato un colpo duro e, poco ma sicuro, inaspettato.
3. Marco Bodt (Stagione 1, episodio 13/Stagione 3, episodio 15)
Quando nella prima stagione, durante l’attacco al distretto di Trost, Jean ed Annie trovano il cadavere di Marco, non credo che in tanti ci siano rimasti troppo male. Seppure presentato come uno dei cadetti più forti, Marco in quell’occasione lo abbiamo visto come una delle tante vittime dei giganti.
Ma ecco, qualche decina di puntate dopo, Isayama ci rivela la vera storia: Marco aveva scoperto la vera identità di Berthold, Rainer e Annie, i quali lo privano del dispositivo di manovra tridimensionale e lasciano che sia divorato da un gigante.
A rendere il tutto più triste è Rainer che, dopo aver costretto Annie ad agire in prima persona, è sorpreso dal vedere l’amico morente, primo segno della sua instabilità mentale. E quel “Mi dispiace” che Annie dice davanti al suo cadavere nella stagione uno, assume ora tutto un altro significato.
4. Erwin Smith (Stagione 3, episodio 17)
Nonostante tutti i giganti ammazzati uno dopo l’altro, siamo tutti sicuri che la cosa più ardua fatta dal capitano Levi sia stata scegliere se far sopravvivere Armin o Erwin dopo la riconquista del distretto di Shiganshina.
In un episodio ricco di emozioni, proprio mentre Levi sta per trasformare Erwin in gigante per fargli mangiare il corpo mutilato di Berthold, Erwin, con le ultime forze che gli rimangono, spinge via il siero e fa capire che vuole finalmente trovare pace alle sue sofferenze. Una morte degna, per molti ingiusta, che ci ha tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo. In un modo o nell’altro, avremmo rinunciato a uno dei personaggi più belli di L’Attacco dei Giganti. Ma noi il comandante Erwin Smith, soprattutto dopo il discorso fatto prima di morire, non lo dimenticheremo mai.
5. Dina Fritz (Stagione 3, episodio 19)
Un nome e un cognome che non dimenticheremo mai. La morte di Dina è stata tanto brutale quanto sconvolgente. Tra le urla disperate di Grisha, sua moglie Dina viene trasformata in gigante e gettata via dalla muraglia che divide l’isola di Paradis dal resto del mondo. Il tutto sarebbe più o meno tollerabile, se non fosse che Dina Fritz si rivelerà essere il “Gigante sorridente”, ovvero il gigante che ha prima ucciso Carla Jaeger, la mamma di Eren, e poi il signor Hannes. La rivelazione, che ci ha anche permesso di capire il finale della seconda stagione, è stata a dir poco uno shock e tra l’altro è stata accompagnata da una delle migliori tavole di Attack On Titan.
Menzioni d’onore
Se queste sono state secondo noi le nostre 5 morti più sconvolgenti, è giusto, da bravi soldati ricordare tutti gli altri caduti: Annie Leonhardt (ormai rinchiusa in un bozzolo da tempo immemore), Berthold Hoover, Ymir, la squadra Levi, Carla Jaeger, Hannes, Rod Reiss, Frieda Reiss, Kenny Ackerman e tutti gli altri.
E secondo voi, quali sono state le morti più sconvolgenti de L’Attacco dei Giganti?
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