DJI Mavic Air 2 è finalmente qui ed è un grande passo avanti rispetto al modello precedente.
A distanza di due anni dall’arrivo sul mercato del primo modello, arriva la seconda versione della serie Air di DJI, che fa da ponte tra le versioni di fascia bassa, quindi parliamo di Mavic Mini e Spark, e tra le versioni più professionali, come il Mavic Pro 2 e il Pro 2 Zoom.
Ma vedremo che questo gioiellino ha ben poco da invidiare ai modelli di fascia superiore. Partendo dalla fotocamera, troviamo un nuovo sensore da 1/2″ che può scattare foto fino a 48MP oppure accorpare 4 pixel in uno ottenendo quindi scatti da 12MP, con una gamma dinamica migliore, oppure per condizioni di scarsa illuminazione. Ovviamente non manca il supporto all’HDR.
Video in 4k 60Fps e Hyperlapse in 8K
Lato video invece abbiamo la possibilità di registrare video in 4K a 60FPS e 120Mbps. Grazie al FocusTrack aggiornato possiamo usare tre modalità diverse per il tracciamento dei soggetti: SpotLight 2.0, ActiveTrack 3.0 e POI 3.0. SpotLight e ActiveTrack seguono il soggetto in movimento, la seconda poi evita in automatico gli ostacoli. POI nella sua versione aggiornata permette un miglior agganciamento di soggetti fissi come i monumenti. Inoltre è presente la funzione per fare Hyperlapse in 8K con quattro modalità di ripresa (Libero, Direzione, Cerchio e Percorso).
Telecomando, autonomia, sensori e normative
Il telecomando è stato completamente rivoluzionato rispetto al modello precedente, molto più grande e pesante, ma molto più pratico nell’utilizzo. Ha un’autonomia massima di ben 240 minuti e utilizza il sistema di comunicazione OcuSync 2.0, che permette al drone di trasmettere video in FHD fino a 10Km di distanza (ovviamente con le normative europee il range si abbassa di un bel po’, a 6Km, che sono comunque più che sufficienti). Le frequenze sono le due solite, 2.4 e 5.8 GHz, selezionate in automatico in base a quella con minore interferenza.
L’autonomia del drone è attorno ai 34 minuti, mentre la velocità massima è di 68km/h in modalità sport. Il sistema anti collisione rileva gli ostacoli su 3 direzioni: avanti, dietro e in basso. Bisogna quindi fare attenzione se lo si fa volare in cerchio agli ostacoli laterali che non verranno rilevati. Il nuovo sistema APAS 3.0 dovrebbe garantire una migliore capacità di evitare gli ostacoli e di pianificare meglio il volo.
Essendo il peso superiore ai 250 grammi, segnando 570g sulla bilancia, per essere utilizzato il nuovo Mavic Air 2 richiede l’attestato di Pilota di APR. Per fortuna il percorso per prendere il patentino è stato semplificato, e ora l’esame è eseguito online e costa solo 31€. Questo discorso ovviamente si applica solo per voli in operazioni non critiche. Inoltra sarà obbligatorio registrarlo su D-Flight e assicurarlo.
Prezzo
Il DJI Mavic Air 2 sarà venduto con un prezzo di 849€ per la configurazione base, quindi un batteria, tre eliche di ricambio e basta. Con 1049€ ci portiamo a casa la Fly More Combo, con 3 batterie, 6 eliche e un set di filtri ND (16/64/256).
Cosa ne dite, la DJI ha sicuramente sfornato un altro drone molto interessante, lo comprerete o speravate in qualcosa di più?
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