Tra memoria e comodità, perché puntare sui servizi cloud
Spesso la memoria dei nostri dispositivi non basta. Fortunatamente, ci pensano i cloud a venirci in soccorso. A volte non è neanche una questione di memoria piena, ma di semplice comodità. Perché appesantire il proprio smartphone o computer quando si può sfruttare l’archiviazione via cloud? Niente memorie esterne da portarsi dietro o da cercare per casa, bastano un paio di click per avere tutto a disposizione. Infatti, con un unico account si può accedere a file e documenti con qualsiasi dispositivo e da qualsiasi parte del mondo. Si possono condividere file con altri utenti e abilitare l’accesso alle proprie cartelle. Tutto in maniera molto più rapida rispetto ai metodi più “classici”. Quindi, lasciamo per un momento hard disk e chiavette USB nei cassetti, per scoprire quali sono i migliori servizi cloud.
Quello famoso: Google Drive
Probabilmente non ha bisogno neanche di troppe presentazioni e rientra sicuramente tra i più comodi e utilizzati. Per chi ha un account Google, Google Drive è un servizio già incluso e, per questo motivo, non c’è ragione per non iniziare a usarlo subito. Si tratta della versione gratuita del cloud, ma offre comunque 15 GB di archiviazione. Magari non sono tantissimi se si ha bisogno di un posto per salvare video di grandi dimensioni, ma può essere già molto utile anche nella sua versione free, in particolare per quanto riguarda documenti, foto e file vari. Le funzioni sono molte, tra la gestione delle cartelle e la sincronizzazione con il proprio account Google e dispositivi Android. Insomma, una soluzione per avere tutti i servizi Google, da Gmail a Google Foto, in unico Cloud. Si può poi decidere di condividere alcuni file e cartelle con altri utenti.
Se 15 GB non fossero abbastanza, Google offre la possibilità di estendere il proprio piano grazie a diversi tipi di abbonamento. Al mese si va da 1,99 euro per 100 GB fino ai 9,99 euro della versione con 2 TB.
Quello famoso della mela: iCloud
Parliamo del servizio di storage offerto da Apple ai clienti dei propri dispositivi. Nella versione gratuita, lo spazio disponibile non è molto. Infatti, 5 GB risultano un po’ pochi per archiviare foto e video di un iPhone ad esempio. Passare alla versione a pagamento diventa quasi inevitabile per alcuni utilizzi, a meno che non serva giusto un appoggio per file leggeri. Sfruttare, però, il potenziale di iCloud permette di abbracciare al massimo l’idea di ecosistema di Apple, uno dei grandi punti di forza della mela. Ci si ritrova così iPhone, iPad, Macbook tutti sincronizzati automaticamente tra loro, in unico posto sempre accessibile.
Quanto costa? In questo caso l’abbonamento base da 50 GB viene 0,99 euro mensili. Se non sono ancora abbastanza, si può optare per 200 GB o 2 TB. Il prezzo è di 2,99 euro e 9,99 euro al mese rispettivamente.
La versione secondo Microsoft: OneDrive
Nel “derby” tra giganti, non poteva mancare Microsoft. Come gli altri, anche OneDrive punta molto su quello che può offrire in termini di sincronizzazione. In questo caso, soprattutto per quanto riguarda programmi da “ufficio” come la suite Office. Se siete studenti, ad esempio, abbinare questo cloud a OneNote su un Microsoft Surface si può rivelare un’ottima scelta per la gestione dei propri appunti.
Alla registrazione dell’account, vengono offerti solamente 5 GB. Non molti, ma considerando l’ambiente per cui OneDrive è pensato non sono neanche così pochi. Ovviamente lo spazio di archiviazione si può espandere sotto pagamento. Per chi usa magari molto programmi come Word o Excel si tratta di un’ottima alternativa. Per avere 1 TB il costo è di 69 euro all’anno ( o 7 euro al mese), mentre per la versione da 6 TB si parla di 99 euro all’anno (o, in alternativa, a 10 euro al mese). Come anche per gli altri servizi, il consiglio è quello di verificare il listino sul sito perché, solitamente, sono inclusi altri servizi secondari che possono rivelarsi molto utili. Per quanto riguarda OneDrive, infatti, gli abbonamenti comprendono anche la suite Office.
“L’alternativo” dei servizi cloud: MEGA
Il servizio che offre MEGA è leggermente diverso dagli altri. Innanzitutto è quello che che offre più spazio di archiviazione alla registrazione, ben 50 GB. Risulta poi molto versatile sia per quanto riguarda i sistemi operativi, sia per i browser. Considerando la memoria offerta, si presta facilmente all’archiviazione e condivisione di file molto grandi. Inoltre, il punto focale di MEGA è il fattore sicurezza. I file caricati saranno protetti, infatti, da un sistema end-to-end. Un aspetto non da poco che può essere fondamentale per molti utenti.
Se i GB non sono abbastanza, MEGA offre diversi piani in base allo spazio di archiviazione e di trasferimento, come mostrato nell’immagine.
L’outsider che non ti aspetti: Telegram
Un ultimo appunto lo dedichiamo a Telegram, la famosa app di messaggistica che basa tutto sul Cloud. Proprio per questo può essere visto come un metodo alternativo per la propria archiviazione, almeno per alcuni scenari. Telegram infatti dispone di un canale privato “Messaggi salvati”, simile a una chat con se stessi. Si possono salvare messaggi, ma anche i vari tipi di file. Per quanto riguarda le foto, ad esempio, la compressione non è neanche così male. Se aggiungiamo la comodità della versione desktop, può essere utilizzato come cloud occasionale o per passare file dal computer allo smartphone in un paio di secondi.
Servizi cloud, i benefici sono tanti
Come abbiamo visto, di servizi cloud ce ne sono parecchi. Non è facile scegliere il migliore, perché dipende molto dall’utilizzo di ogni utente. Si possono sfruttare i piani gratuiti per provare e scegliere quello più adatto alle proprie preferenze. In molte situazioni, poi, la versione free potrebbe essere più che sufficiente. Gli abbonamenti, però, spesso offrono servizi e comodità che valgono il loro prezzo.
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