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Inglesi danno fuoco ad antenne 5G, secondo loro diffonde il coronavirus

In questo periodo difficile a causa del Covid-19, il panico per il coronavirus e il vizio della disinformazione si sono fusi alla Dragon Ball nella terra della Regina Elisabetta per dare inizio a una campagna anti 5G. Ebbene sì, il bersaglio preferito dai complottisti è stato preso nuovamente di mira in modi inaspettati: dando fuoco ad alcune antenne 5G britanniche.

La caccia alla strega

La teoria è già nota agli italiani e ha suscitato non poche polemiche a causa della mole di complottisti che la condividono nella rete del Belpaese. In questi giorni però è arrivata anche in Inghilterra, dove alcuni cittadini hanno deciso di appiccare incendi a Liverpool, Birmingham e Melling.

https://www.youtube.com/watch?v=5UTn59T1ghI

Il primo bersaglio è stato quello di Birmingham, ovvero una torre di British Telecom per la connettività 2G, 3G, 4G ma non 5G. I colpevoli, dopo aver dato fuoco all’antenna, hanno anche ripreso il “falò dell’Epifania” per pubblicare dei video sui social con didascalia “fuck 5G”. Questi video, in poco tempo, sono stati rimossi. Ma ce ne sono altri estremamente interessanti.

I complottisti avrebbero infatti preso di mira anche tutti gli addetti ai lavori che starebbero installando le linee per la fibra ottica. Charlie Haynes di BBC News ha ricondiviso su Twitter uno di questi episodi. In esso, una signora si avvicina ai lavoratori affermando che le linee per la fibra “uccideranno tutti, ed è per questo che stanno costruendo gli ospedali”.

Questo “dangerous nonsense”, come lo ha definito il ministro Micheal Gove, ha visto una diffusione incredibile sui social, specialmente su Facebook. Stephen Powis, direttore dell’NHS, ha poi dichiarato in un’intervista che l’infrastruttura 5G è essenziale per la popolazione e per i medici, poiché serve sia a diffondere file essenziali che a informare i cittadini il più velocemente possibile riguardo la situazione coronavirus.

Tanti avvisi ma poche conversioni

Il Dipartimento per il Digitale, la Cultura e i Media ha poi ribadito allo stesso modo che “non esiste alcuna prova credibile” di un collegamento tra 5G e coronavirus, promuovendo su Twitter un articolo di fact-checking di Full Fact.

Far cambiare idea ai complottisti però sarà un’impresa ardua, poiché esistono più teorie. Secondo la prima, il 5G e le onde elettromagnetiche in generale sarebbero in grado di sopprimere o indebolire notevolmente il sistema immunitario. Per la seconda, invece, i virus potrebbero comunicare tramite le onde radio. Ovviamente, nessuna delle due tesi è sostenuta da prove scientifiche attendibili.

Ciò che sconvolge più di ogni altra cosa è non solo la voglia di appiccare incendi mettendo a rischio la salute di chi sta attorno alle antenne, oltre che allarmandoli inutilmente, ma anche gli abusi e le minacce per gli innocenti addetti ai lavori sull’infrastruttura britannica. Un esempio indecente degli effetti dell’ignoranza sulle persone, che si spera di non vedere in Italia.

FONTE

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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