Quanto ci piace la tecnologia in questi giorni? Sarebbe ancora più catastrofica la situazione se fossimo chiusi in casa magari senza internet: che sia per lavorare, studiare o semplicemente per evitare di impazzire nel tour dal salotto al bagno. Per medici, operatori sanitari, scienziati ed esperti invece la situazione cambia. Da una parte la ricerca di un vaccino e dall’altra le contromisure per limitare il contagio. Per il primo caso, la tecnologia ci viene in soccorso grazie a strumenti all’avanguardia e supercomputer. Mentre nel secondo, oltre a un po’ di buonsenso, ci può dare una mano anche lo smartphone che abbiamo in tasca. La WebTek SpA di Emanuele Piasini ha infatti progettato un’applicazione per aiutare le autorità a individuare e mappare i contatti avuti da una persona risultata positiva al Coronavirus.
“I cellulari ci tracciano”, che sia una fortuna?
L’idea di fondo dovrebbe risultare familiare alla maggior parte di noi. Quando un paziente risulta positivo, le autorità sono chiamate a ricostruire rapidamente i suoi movimenti. Questo per rintracciare altre persone che possono esserne venute in contatto e quindi potenzialmente contagiate. Risorse e provvedimenti possono così essere concentrati laddove servono, cercando di contenere il contagio il più possibile. Ovviamente, si tratta di una procedura lenta e laboriosa. Sarebbe tutto più semplice se ci fosse un dispositivo che tenga traccia dei nostri movimenti e che raccolga tutte le informazioni necessarie. Ebbene sì, quella sensazione tanto odiata che “lo smartphone ci controlli” potrebbe essere l’asso nella manica.
Il progetto di WebTek SpA si basa proprio su questo. L’app sarà gratuita e con lo scopo di aiutare la Protezione Civile per individuare nuovi focolai e le persone più a rischio. Un aiuto per il breve e lungo periodo, evitando che il contagio si diffonda nuovamente in modo pericoloso. Scoperto un positivo, l’applicazione sarà in grado di ricostruire i movimenti e contattare chi dovrebbe procedere con l’auto-quarantena. La quantità di dati raccolti, poi, può essere analizzata per prevedere la diffusione e anticipare quali aree potrebbero essere presto colpite.
Il Coronavirus sopra la privacy
La situazione d’emergenza è molto delicata e non facile da gestire. Spesso i pazienti sottoposti a tampone sono già in condizioni gravi. Un aspetto utile, ma difficilmente praticabile, sarebbe quello di agire anche sulle persone con sintomi lievi, almeno per limitare il contagio. Fin quando i controlli saranno limitati per forze di cose, la prevenzione rimane l’arma migliore. E un’applicazione di questo tipo può essere d’aiuto. Nascono, però, altre domande: cosa ne sarà della privacy?
La raccolta di informazioni sensibili ha causato più di qualche problema a diverse aziende. Nonostante l’emergenza, l’aspetto legale non può essere trascurato. A riguardo, WebTek assicura che i dati dell’utente saranno messi a disposizione solo nel caso risultasse positivo. Diversamente, né le autorità o l’azienda stessa consulteranno quelle informazioni.
In attesa del lancio
L’applicazione è pronta, ma la data di uscita non è ancora stata specificata. StopCovid19, così il nome dell’app, è infatti in attesa di approvazione. Superata quest’ultima fase sarà scaricabile da App Store e Play Store e potremmo avere una mano in più a combattere il Coronavirus.
FONTE: Corriere.it
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