I lavoratori della sede Amazon di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, stanno scioperando per il mancato rispetto delle norme dettate per il Covid-19
Amazon ha un magazzino in cui lavorano 1.100 dipendenti a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. I dipendenti hanno indetto uno sciopero ad oltranza perché, a quanto pare, il colosso dell’e-commerce non sta rispettando le norme dettate dal governo per prevenire i contagi dal virus. Secondo i sindacati, infatti, per Amazon “il business per loro viene prima della salute dei lavoratori”.
L’accusa di Elisa Barbieri della Filcam-Cgil di Piacenza è:
Non hanno distribuito le mascherine. Non hanno proposto soluzioni per mantenere il distanziamento tra le persone che in alcune parti dell’impianto è davvero difficile rispettare e soprattutto non hanno alcuna intenzione di rallentare la produttività per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Ai tornelli, negli spogliatoi, ai briefing e ai controlli anti-taccheggio si creano condizioni in cui mantenere il distanziamento è quasi impossibile. Noi ci siamo sempre confrontati e ci spiace aprire un conflitto sociale in questo momento. Ma il problema è che loro non mettono in discussione la loro redditività. Lavorano a scartamento ridotto le farmacie, nei supermercati si entra uno per volta. Ad Amazon invece si va avanti come se non stesse succedendo niente”.
La risposta di Amazon non si è fatta attendere ed ha così replicato alle accuse:
“Stiamo seguendo rigorosamente le indicazioni fornite dal Governo e dalle autorità sanitarie locali nell’implementare in tutti i siti le giuste misure per contenere l’emergenza sanitaria in corso. In questi giorni, è’aumentata le frequenza delle sanificazioni e delle pulizie in tutti i siti. Sono stati sospesi i meeting a inizio e durante il turno laddove non è possibile mantenere la distanza interpersonale raccomandata, sono state redistribuite le sedie in mensa e nelle aree comuni, riviste le regole per entrata e uscita, ai tornelli e negli spogliatoi e sospese le attività che non rispettano le linee guida sulle distanze raccomandata.”
Commodoriani che ne pensate di questa situazione? Fatecelo sapere nei commenti.
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