Manca ancora l’ufficialità, ma potrebbe arrivare nel pomeriggio.
In queste ultime ore si sono susseguiti un gran numero di rumor inerenti alla cancellazione dell’E3 2020, l’evento videoludico più importante dell’anno. Le prime voci sono giunte da Ars Technica, una fonte con contatti diretti con l’ESA (l’ente organizzatore dell’E3 2020), la quale affermava che un annuncio programmato per il 10 marzo era saltato. Nel frattempo anche Devolver Digital, noto publisher indipendente che tiene una propria conferenza seppur parodistica, ha commentato su Twitter con le seguenti parole:
Cancel your E3 flights and hotels, y’all.
— Devolver Digital (@devolverdigital) March 11, 2020
“Cancellate i vostri voli per l’E3 e gli hotel, tutti quanti”.
Non c’è, quindi, alcun modo di intendere quelle parole se non con l’intento di avvisare della cancellazione dell’evento losangelino. Altre comunicazioni sono giunte anche da giornalisti e sviluppatori attendibili:
Been hearing secondhand whispers tonight from several devs/pubs that E3 is cancelled, although I've also heard from a couple of people in positions to know that the ESA hasn't officially made a decision yet and is still consulting with pubs. Either way, it's only a matter of time https://t.co/Od0MDj3ZXv
— Jason Schreier (@jasonschreier) March 11, 2020
https://twitter.com/Futterish/status/1237547090110111744
Stando sempre a fonti attendibili, l’annuncio ufficiale dovrebbe essere diffuso oggi pomeriggio alle 17:30 (ora italiana). Inoltre, l’ESA starebbe valutando se realizzare alternativamente un evento online nel corso della prossima estate.
Per quanto possa essere una notizia pesante, non si tratterebbe di una sorpresa. Ancora prima dei problemi legati al Coronavirus, molte aziende avevano deciso di abbandonare l’evento: Playstation non partecipa dall’anno scorso, Nintendo non tiene più una conferenza da tempo ed Electronic Arts salta l’incontro dal 2016 e organizza un EA Play da esterno. Quindi l’E3 ormai non era più quello di un tempo e infatti erano molti a pensare che l’ESA volesse trasformarlo più in un evento consumer che in un evento dedicato ai media.
Non ci resta che attendere, quindi, la conferma o la smentita ufficiali da parte degli organizzatori.
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