A lanciare l’allarme è la Eset, azienda slovacca che si occupa di sicurezza informatica che ha scoperto la falla nei moduli Wi-fi prodotti dalla Cypress Semiconductor e Broadcom. Anche la ICASI – Industry Consortium for Advancement of Security on the Internet – è stata avvisata per tentare di limitare i danni degli attacchi hacker.
kr00k, la nuova minaccia per i moduli Wi-Fi
Nome in codice kr00k, in comune con l’attacco hacker KRACK del 2017 ha solo il nome ma rimane un problema da non sottovalutare. L’exploit alla base è la decriptazione delle sequenze di connessione che il chip Wi-Fi continua ad inviare, con piccoli pacchetti di dati, anche quando si perde la connessione a causa di segnale debole o interferenze. L’attacco permette di decifrare quei dati e vederli in chiaro.
Si tratta come detto di pochi dati, ma che in caso di attacchi continui possono andare a costituire un volume importante di dati personali rubati. La soluzione è aggiornare al più presto i dispositivi, scaricando le ultime patch disponibili dove il problema è già stato risolto. Ulteriore quanto consigliatissima azione è l’attivazione del sistema di accesso WPA3 che al momento ancora sicura.
Ecco la lista dei dispositivi risultati “compromessi” durante il test:
- Amazon Echo di seconda generazione
- Amazon Kindle di ottava generazione
- Apple iPad mini 2
- Apple iPhone 6
- Apple iPhone 6s
- Apple iPhone 8
- Apple iPhone XR
- Apple MacBook
- Apple iPad Air
- Google Nexus 5
- Google Nexus 6
- Google Nexus 6P
- Raspberry Pi 3
- Samsung Galaxy S4
- Samsung Galaxy S8
- Xiaomi Redmi 3s
- Vari router Wi-Fi di ASUS e Huawei
Teniamo a precisare che altri dispositivi potrebbero essere a rischio, pertanto siate cauti e rimanete in attesa di nuovi informazioni. Apple e Amazon hanno già rilasciato un aggiornamento, mentre per quanto riguarda Android è probabile la soluzione nella prossima patch di sicurezza per la soluzione anti-hacker. Restate sintonizzati con noi e occhio a non far arrabbiare gli hacker per non finire come la Electronic Arts.
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