La Champions League arriverà su Disney+ e Prime Video?
L’asta per i diritti tv del triennio 2021-2024 entrerà nel vivo tra febbraio e marzo, con la volontà da parte del presidente della Lega Serie A di concludere il tutto entro luglio.
Tra tutti i competitor, Sky è quello che cercherà di strappare il migliore accordo, ma al tempo stesso è anche quello che ha meno da perdere. E si prospetta un’asta cauta, al ribasso e senza follie.
D’altronde il colosso della pay-per-view ha già dimostrato di poter fare tranquillamente a meno della competizione europea, che non copre più in Germania e in Regno Unito.
Proprio dalla Germania arrivano indizi sul principale antagonista. DAZN ha già in diritti per il territorio tedesco e potrebbe cercare di accaparrarsi anche quelli del Belpaese, con il benestare di Sky, ce ha già diversi accordi per la visione dei canali DAZN sul suo boquet (e con cui condivide già i diritti della MotoGP).
Due competitor inaspettati
Un report di ItaliaOggi, però, suggerisce l’arrivo di due nuovi partecipanti alla trattativa:
Pure Amazon, tenuto conto di quanto fatto in Germania, sarebbe disposta a fare offerte. E qualcuno sta provando a sondare se anche Disney, che il prossimo 24 marzo debutta con la sua offerta Disney+ in Italia (e Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Austria), possa in qualche modo usare la Champions League come strumento promozionale per conquistare clienti più rapidamente. Da un lato, infatti, ci sono il DNA e il know how sportivi di Disney, che controlla il network Espn. Dall’altro ci sono pure le iniziative di Fox, di cui Disney è diventato azionista di maggioranza, che è presente in vari mercati con il brand Fox Sports (i cui canali tv sono però stati chiusi in Italia nell’estate 2018).
L’idea che circola in ambienti manageriali è che Disney
Potrebbe sviluppare pure in Europa una serie di offerte combinate Disney+ con Hulu e Espn+, come già fa negli Usa, a prezzi molto convenienti: negli Stati Uniti, ad esempio, la combinata dei tre over the top costa 12,99 dollari al mese (11,5 euro).
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Si tratta ovviamente di semplici speculazioni di mercato ma il semplice fatto che se ne parli significa che qualcuno potrebbe aver iniziato a ragionare in questo senso.
Quella della divisione dei diritti sportivi è un’annosa questione che ha da sempre martoriato le tasche degli appassionati. Se da un lato l’arrivo di un nuovo competitor potrebbe smuovere le acque creando un po’ di sana concorrenza, dall’altro si rischia un’ulteriore frammentazione a discapito dei consumatori.
Cosa ne pensate? Credete che Disney o Amazon si butteranno nel mondo dei diritti sportivi in Italia o in Europa? Ditecelo nei commenti!
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