“Galeotto fu il roaming e chi se lo dimenticò”
Un agente immobiliare veneziano si è ritrovato tra le mani una fattura di 16mila euro. È bastato lasciare il roaming dati attivo durante un viaggio in America del Sud.
Utilizzabile anche sul territorio nazionale quando il vostro operatore non ha campo, è all’estero che questa funzione esprime la sua massima utilità. Inoltre dal 15 giugno 2017 in tutta Europa sono stati rimossi i costi aggiuntivi di roaming per chiamate, SMS e connessione dati che diventano identiche a quelle della propria tariffa. Al di fuori dell’Unione Europea però si applicano altri costi, come ha tristemente scoperto l’ignaro viaggiatore.
Alla vista della richiesta di 16.682 euro ha subito contattato l’ufficio legale dell’ADICO, che si occupa di tutelare i diritti dei consumatori e che è andata a chiedere risposte alla compagnia telefonica. Ma i conti tornano: l’America del Sud è compresa da Tim nell’area 4 – la più costosa – e il prezzo è giusto! La tariffa applicata è di 0,02€/kb (bastano 850MB per raggiungere quella spesa). Il cliente ha ribadito di non aver utilizzato il telefono per navigare, ma ciò non è bastato a cancellare del tutto il debito. L’accordo raggiunto ha ridotto del 75% la somma iniziale, portandola a 4600, pagabili anche in comode rate.
Il suggerimento degli esperti in materia è molto semplice: disattivare il roaming dati in vista di viaggi fuori dall’UE o informarsi per piani tariffari locali. Altrimenti niente video in HD.
Spaventati all’idea? Avete già disattivato il roaming dati o siete molto attenti a queste situazioni?
Fonte: Hdblog, Tom’s Hardware
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