L’HRL Laboratories, centro di ricerca californiano, ha pubblicato nel 2016 su Frontiers in Human Neuroscience uno studio sulle tDCS – “Stimolazione Elettrica Transcranica” – usate per migliorare le abilità di alcuni piloti stimolando il cervello.
Dopo aver registrato la corteccia cerebrale di 4 piloti esperti alle prese con un simulatore di volo, hanno replicato i segnali nel cervello di 4 piloti alle prime armi. Gli stimoli, mirati alle aree attivate nei piloti più navigati, sono risultati in un miglioramento di molti aspetti della simulazione, soprattutto nell’atterraggio. Il fenomeno può richiamare alla memoria la celebre trilogia di Matrix – che nel 2021 farà spazio al quarto lungometraggio – dove i vari protagonisti apprendevano attraverso un semplice upload. Qui però non c’è nessun Agente Smith a minacciare i ricercatori, solo la voglia di scoprire. O meglio, di imparare.
Il cervello infatti è dotato di plasticità, ossia la capacità di modificarsi se riceve degli stimoli. In particolare, sembra che attraverso queste stimolazioni elettriche si possano imparare alcuni movimenti specifici. Il principio è stato testato in altri campi, come il recupero del linguaggio o del movimento dopo un ictus, la riduzione del dolore in alcune patologie o un aumento della memoria.
I ricercatori ammettono che questi studi sono solo i primi di una lunga lista, necessari per determinare i limiti e le reali applicazioni di queste scoperte. Noi attendiamo fiduciosi di poter scaricare tutte le informazioni utili per salvarci la vita. Un po’ come Chuck.
Fonti: HRL Laboratories, Telegraph, Frontiersin.
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