Dopo la denuncia di Antitrust e AGCOM coordinata all’intervento del Codacons di un mese fa, ora TIM, Wind e Vodafone dovranno rimuovere le ricariche speciali da 5 e 10 euro che, anziché offrire una quantità pari di credito, danno al cliente rispettivamente 4 e 9 euro assieme a un po’ di minuti e Giga extra per 24 ore. Una pratica considerata poco trasparente sia dal Garante che dai clienti, e che ora va fermata.
Addio, addio, ricariche speciali addio
I servizi Ricarica+, Giga Ricarica e Ricarica Special sono stati lanciati con l’obiettivo di rimediare alle perdite causate dal conflitto con Iliad e operatori virtuali vari. I tre maggiori operatori italiani però non hanno avvertito adeguatamente i clienti che, ignari, si recavano nelle edicole per ricaricare la SIM ricevendo meno soldi del previsto. E non è che Giga o minuti in più per 24 ore siano così utili per la clientela meno giovane.
Dopo l’indagine degli enti precedentemente detti, dunque, ora le tre aziende saranno costrette a “rispettare gli obblighi vigenti in materia di concorrenza, trasparenza e confrontabilità delle offerte e parità di trattamento degli utenti, nonché il divieto di imporre costi fissi e contributi di ricarica aggiuntivi rispetto al traffico ricaricato”. Detto brevemente, TIM, Wind e Vodafone dovranno salutare le loro ricariche speciali, entro 30 giorni.
Il problema fondamentale della poca chiarezza
Se le aziende fossero state più chiare, forse il problema non si sarebbe posto: fornire un’alternativa è lecito, farla scegliere inconsapevolmente non lo è. Le modalità di attivazione e denominazione delle offerte non garantivano la consapevolezza da parte degli utenti, come ha evidenziato l’AGCOM. Proprio per questo, ora, le tre dovranno modificare la loro prassi.
Vodafone ha dunque fatto sapere che reintrodurrà i tagli di ricarica da 5 e 10 euro con solo traffico telefonico, a partire da gennaio 2020. TIM e Wind, invece, non si sono ancora espresse.
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