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Man Standing: disponibile a breve il gioco che NON è assolutamente una parodia di Death Stranding

Man Standing è il nuovo, attesissimo titolo di Hideko Kogimba… Ehy, aspetta un attimo!

Il grande successo di Death Stranding – del quale trovate la recensione completa qui – ha dato alla testa di molte, troppe persone. Nulla di nuovo sotto il sole, in realtà. Nei mesi che hanno anticipato la release del primo titolo di Kojima Productions, infatti, i nomi illustri dell’industria che hanno fatto visita al quartier generale di Shinagawa, durante le ultime fasi dello sviluppo, continuavano a ripetere in coro: “Non siete pronti“. No, signori, non lo eravamo per davvero. Nessuno, infatti, ci aveva avvertito degli effetti collaterali che avrebbe potuto generare il gioco; questo Man Standing, di certo, meno che mai!

Il succitato è un titolo di Alfina Gamers (?) ed è diretto da niente poco di meno che Hideko Kogimba. Il trailer di presentazione è a dir poco stupendo: un modello con le sembianze di Norman Reedus trasporta un parallelepipedo bianco in groppa, gli Apocalyptica a palla in sottofondo – ciao, copyright – sparando dalle mani a squali volanti e… intrattenendosi in un balletto col Joker di Heath Ledger. Perchè? Beh, perchè no?!

Non vi azzardate a dargli del plagio, però: la pagina Steam del titolo – disponibile dal 10 dicembre – mette le cose in chiaro con questa descrizione

“Potrebbe sembrare che il gioco prenda in prestito delle meccaniche da un altro titolo – Ovviamente parliamo di Heavy REYN – Ma piano coi giudizi affrettati! Hevy REYN ha una storia totalmente diversa – (SPOILER GROSSO COME UNA CASA n.d.r.) ed il protagonista cerca suo figlio. Devi superare una miriade di test ecc. Noi non abbiamo nè test, nè maniaci. Inoltre il nostro setting è completamente diverso – in Hevy REYN non c’è nessuna apocalisse, mentre da noi  succede tutto dopo l’apocalisse stessa. (ALTRI SPOILER n.d.r.) Dunque, per favore, non dite che assomiglia a Hevy REYN – non ci assomiglia per nulla!”

Piccola nota finale sui requisiti minimi di sistema. Quanto sarà esoso in termini hardware potersi godere l’esperienza del desolato – più che altro “desolante”, a giudicare dalle immagini – mondo di Man Stranding? Detto fatto: un processore Intel i9 e una scheda grafica NVIDIA RTX 2080 Ti. Dire altro, sarebbe veramente superfluo.

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Angelo Basilicata

Angelo Basilicata

Gamer dall'età di 12 anni, cultore (o meglio "cultista") di Hidetaka Miyazaki dal 2009. vive la passione per i Vg da completista ed è un ragazzo semplice: mangia, gioca, ama

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