In occasione del Black Friday e dell’imminente valanga di acquisti in arrivo da ogni parte del mondo, faremo chiarezza su una questione relativa agli ordini on-line abbastanza ignorata e poco limpida: gli oneri doganali. Si tratta di tasse (composte da dazi e IVA) che vengono applicate alla merce in entrata nel nostro paese proveniente da nazioni esterne all’Unione Europea e il cui valore sia superiore ai €22.
Questo significa che, naturalmente, la merce Europea -di qualsiasi valore- può invece circolare liberamente all’interno dell’UE.
Che differenza c’è tra dazio e IVA?
L’IVA è un tributo nazionale (in Italia, pari al 22%) che si applica alle spedizioni di valore superiore ai €22. Nel conteggio degli oneri, l’IVA si calcola sempre dopo il dazio.
Il dazio invece è un tributo europeo che varia in base alla tipologia di merce e al paese d’origine. Non ha percentuale fissa come l’IVA e molte categorie di beni ne risultano esenti (per esempio gran parte delle componenti per PC, i circuiti stampati e integrati, e più in generale la sfera degli assiemaggi elettronici). Si applica solo sulle importazioni di valore superiore ai €150 e nel conteggio degli oneri si calcola sempre prima dell’IVA.
Non molti sanno che il calcolo di queste imposte si fa a partire dal valore della merce sommato al valore delle spese di trasporto.
Per un elenco sempre aggiornato dei dazi basta consultare qui alla voce Nomenclature > Taric > Ricerca per parole,
Alcuni esempi per capire i calcoli
Acquistando un paio di auricolari dalla Cina della spesa di €30 per la merce e €15 per il trasporto, allora l’IVA (22%) verrà calcolata su una base imponibile di €45.
Acquistando un paio di scarpe dall’Australia e spendendo €200 per la merce e €50 per il trasporto, il dazio (per le calzature spesso è dell’8%) verrà calcolato su una base imponibile di €250. Dopo aver calcolato il dazio ed averlo sommato ai €250, su questa nuova base verrà calcolata l’IVA (22%). Il risultato ottenuto costituirà l’importo degli oneri da versare alla dogana.
A queste imposte vanno poi aggiunti i costi dello spedizioniere per la gestione della pratica doganale ed eventuali extra, qualora la merce acquistata dovesse essere soggetta a controlli veterinari e/o fitosanitari o necessitasse di documentazioni (Nulla Osta) e certificati specifici.
Alcuni piccoli accorgimenti
È importante conoscere bene i siti web da cui si ha intenzione di acquistare. Devono essere affidabili e chiari e devono mostrare l’origine del prodotto d’interesse. È inoltre buona norma controllare le FAQ e le politiche di Reso e Rimborso dei suddetti siti. Infatti spesso sono proprio queste sezioni a contenere tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda potenziali costi di importazione/di dogana.
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