Dopo uno splendido episodio 0 uscito pochi mesi fa, finalmente è ufficialmente iniziato Fate/Grand Order: Zettai Sensen Babylonia.
Non nascondo che le aspettative erano e sono parecchio alte. Non so se sia per la qualità di Initium Iter, o per l’enorme campagna pubblicitaria, ricca di trailer e poster, ma non vedevo l’ora che uscisse questa serie. Ero e sono ancora curiosa di vedere come sarà la trasposizione.
Rispetto all’episodio 0, che poteva risultare complesso per i neofiti, questo introduce immediatamente alle vicende e amplia il recap proposto alla fine della scorsa puntata. Ciò fornisce allo spettatore che si approccia a Fate/Grand Order con questa serie – o con First Order – la possibilità di avere un’idea delle singolarità e dei servant incontrati dai protagonisti durante i loro viaggi. Un’altra cosa che ho apprezzato particolarmente è il fatto che sin dall’inizio venga menzionato Solomon. Di questo, comunque, parleremo dopo.
Initium Iter era un ottimo focus su Chaldea e sui due dei protagonisti, tuttavia poteva risultare complesso per chi a Fate/Grand Order non ha giocato. Questo primo episodio, invece, rappresenta un ottimo punto di inizio che, almeno per il momento, non dovrebbe mettere in difficoltà nessuno.
La trama dovrebbe scorrere perfettamente durante tutta la singolarità, ma come ho detto anche nella recensione dell’episodio 0, si tratta comunque di un gioco che, soprattutto nelle ultime sezioni, segue una trama orizzontale.
La singolarità di Londra, ad esempio, è importantissima perché presenta il nemico principale del gioco e il suo punto di vista: ciò, nella serie, è assente, e rischia di produrre confusione in futuro.
Non ci resta che aspettare e vedere come e se inseriranno flashback o racconti di alcune scene salienti o se decideranno di inserire solo qualche accenno al nemico finale, giusto per strizzare l’occhio ai giocatori.
Un inizio familiare
L’episodio inizia esattamente dove era finito il precedente: Mash arriva nella sala di comando di Chaldea. Lì incontra Roman e Fujimaru Ritsuka, il master protagonista, e i tre iniziano il briefing preparatorio in vista del Rayshift verso Babilonia: l’ultima singolarità. Dovranno, come al solito, recuperare il Santo Graal spedito lì dal Re dei Maghi, Solomon, e correggere la singolarità.
Vengono bruscamente interrotti da Da Vinci. Il servant, dopo qualche attimo di sorpresa, spiega loro che il Rayshift stesso sarà più complesso delle volte precedenti. Questo perché Babilonia, a differenza delle altre singolarità fino ad ora affrontate, è situata prima della nascita di Cristo. Si tratta, cioè, del periodo nel quale l’Era degli Dei è giunta al termine.
Dopo qualche breve spiegazione sulla Mesopotamia, poi, Roman avanza una richiesta a Fujimaru e Mash: raccontargli ciò che hanno imparato dai loro viaggi, quando tutto sarà finito.
Il momento delle chiacchiere è finito: adesso bisogna prepararsi per essere trasportati a Babilonia.
A Babilonia
La seconda metà dell’episodio si svolge interamente a Babilonia. Mash e Fujimaru, dopo il Rayshift, si trovano in caduta libera e lì vediamo per la prima volta l’Arma Nobile di Mash: Lord Camelot.
È un peccato che Camelot non sia stata animata prima di Babilonia. Senza questa lo spettatore non sa chi sia lo spirito eroico col quale Mash si è fusa, e l’Arma Nobile stupisce visivamente, niente di più. Rischia, anzi, di lasciare spiazzato lo spettatore che non sa ciò che la ragazza ha vissuto ed imparato nella singolarità precedente.
Nel gioco il mistero attorno allo Spirito Eroico fuso con Mash, così come la natura della sua arma nobile, è palpabile. Si accumula durante le prime cinque singolarità, e alla fine tutto viene rivelato con Camelot.
Ciò è completamente perso in queste trasposizioni, tanto che in pochi minuti di puntata lo spettatore si vede già spoilerare informazioni che, in Fate/Grand Order, vengono in realtà rivelate dopo diverse ore di gioco. La tensione e la costruzione di un climax a livello narrativo, qui, sono inesistenti.
Al di là di questa possibile critica, la scena è comunque fedele al gioco. Forse avrei eliminato quel nome, ma l’utilizzo di Lord Camelot era inevitabile. Lo spoiler, prima o poi, ci sarebbe stato comunque.
Dopo l’atterraggio dei due Roman e Leonardo, che analizzano da Chaldea, informano Fujimaru di una cosa: Uruk, la capitale, è attualmente circondata da un campo difensivo molto potente. Ecco perché, invece di venire trasportati lì col Rayshift sono precipitati in un posto sperduto.
Non c’è un attimo di tregua, perché i due si ritrovano subito dopo attaccati da delle Bestie Demoniache. Mash, comunque, riesce a gestire la cosa.
L’incontro con due nuovi personaggi
I due, dopo la prima battaglia, decidono di esplorare le rovine nelle quali sono precipitati. Pochi secondi dopo qualcosa – qualcuno – cade dal cielo, proprio addosso Ritsuka.
La ragazza, dalle sembianze di Rin Tohsaka, ma con gli occhi rossi, rifiuta di presentarsi ai due protagonisti, offrendo comunque supporto contro altre Bestie Demoniache nei paraggi.
Chiede loro se hanno visto qualcosa di molto prezioso e che lei ha perso, ma poco dopo scompare così com’era apparsa, senza rivelare il suo nome né la natura di ciò che sta cercando.
Il secondo personaggio introdotto si mostra, almeno all’apparenza, più aperto e disponibile della precedente. Soccorre Mash e Fujimaru e, subito dopo, si presenta loro con una stretta di mano. È Enkidu, migliore amico del sovrano Gilgamesh, che rivela al Master di Chaldea che aspettava il suo arrivo.
Questo si ricollega subito alla seconda scena della puntata, nella quale anche Gilgamesh dice di stare attendendo con ansia l’arrivo dell’ultimo Master dell’umanità.
Enkidu, successivamente, spiega loro che il problema con la singolarità di Babilonia non è tanto il Graal, bensì l’Alleanza delle Tre Dee, intenzionate a distruggere l’umanità. La Mesopotamia è infatti messa in ginocchio dal loro operato, e quasi tutti i villaggi sono stati distrutti. Uruk, la capitale, è l’ultima linea di difesa dell’umanità contro la distruzione imminente.
Lo stesso obiettivo di Solomon, quindi, che Chaldea cerca di fermare.
Infine, i tre si dirigono verso la città,e una volta arrivati il servant mostra loro ciò che circonda la città: un enorme, immenso muro difensivo. L’ultimo fronte contro le Bestie Demoniache.
Lato Tecnico
Le animazioni sono buone, nulla che faccia gridare al miracolo, ma scorrono senza problemi. Stesso discorso per la regia, che si lascia apprezzare soprattutto nelle scene con grandi inquadrature su paesaggi o monti. La scena iniziale, nella quale ci viene mostrato il palazzo di Gilgamesh ad Uruk, o alla fine, durante la panoramica sulle mura che circondano la capitale, sono due degli esempi migliori.
Non siamo ai livelli di Ufotable o TROYCA, ma per essere un primo episodio iniziamo molto bene. L’unica critica che mi sento di fare è l’uso troppo marcato della CGI durante gli scontri. In particolare durante il primo scontro di Mash contro le Bestie Demoniache a volte queste sembrano uscite da un videogioco con un mediocre 3D. Comunque, non è un problema troppo presente, e le animazioni dei Servant in azione non sembrano, per il momento, avere lo stesso difetto.
Una delle cose che più ho apprezzato di questo episodio sono le OST. Per un giocatore di Fate/Grand Order è impossibile non notare che in molte scene le soundtrack sono identiche. La scelta di mantenerle quanto più fedeli possibili, non solo come suono ma anche adattandole al contesto, è ottima.
Crea un piacevole effetto di familiarità e nostalgia per i fan del mobile e, allo stesso tempo, permette ai neofiti di apprezzarle su un prodotto animato.
Un progetto sul lungo termine?
Una delle domande che più spesso mi pongo dall’uscita dell’episodio 0 è: hanno intenzione di adattare anche la Singolarità Finale?
CloverWorks e I.G Productions si sono divisi l’arduo compito di adattare le singolarità votate dai fans come le migliori, ma i continui riferimenti a Solomon di questo episodio e dell’episodio 0 mi fanno pensare che in cantiere non ci sia solo questo. In quest’ultimo, infatti, vengono anticipati molti eventi che nel gioco sono successivi, e mostrate e citate cose tenute nascoste anche in quest’ultimo. Ancora, sorgono nuove domande.
Naturalmente, la mia speranza è che a questa trasposizione segua un adattamento della Singolarità Finale, così da chiudere la prima parte del gioco. È presto per dare per scontato che se ne occuperanno dopo due episodi, ma vedremo come andrà avanti la serie.
Nel frattempo potete guardare qui un primo trailer di Camelot, uscito subito dopo questa puntata.
Conclusioni
È un po’ presto per giudicare, ma nel complesso Fate/Grand Order: Zettai Sensen Babylonia debutta con un ottimo primo episodio che riesce ad adattare fedelmente la prima sezione della Singolarità.
Alcune spiegazioni sono messe da parte, forse per non appesantire la narrazione fin da subito, ma non ci sono tagli irrecuperabili. Anzi, alcuni sembrano tagli volontari di scene che inevitabilmente verranno inserite successivamente.
Un buon inizio, davvero, e speriamo che questa serie continui così e il livello non cali per tutta la durata dei ventuno episodi.
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