Li aspettavamo da tanto, troppo tempo: finalmente arrivano sul mercato Google Pixel 4 e 4 XL.
Google Pixel 4 e 4 XL
Attesissimi dopo il successo dei predecessori, i nuovi Pixel arrivano carichi di sensori, con un display con refresh rate di 90Hz e una seconda fotocamera posteriore. Inoltre, Google decide di testare il suo Project Soli proprio su Pixel 4 e 4 XL.
Scheda tecnica
I due nuovi modelli vantano una scheda tecnica al top e alcune novità interessanti:
- 6 GB di RAM;
- 64 o 128 GB di spazio interno;
- processore Snapdragon 855;
- speaker stereo;
- dual SIM (nano + eSIM);
- Gorilla Glass 5 sia sul display sia sul retro;
- certificazione IP68;
- batteria da 2.800mAh per Pixel 4, da 3.700mAh per Pixel 4 XL – entrambi con ricarica rapida 18W e ricarica wireless.
Display “Smooth” con refresh rate di 90Hz
Oltre alla capacità della batteria, tra i due modelli cambia anche il display:
- display da 5,7″ in 19:9 con risoluzione FHD+ per Pixel 4;
- display da 6,3″ in 19:9 con risoluzione QHD+ per Pixel 4 XL.
Ma per quanto riguarda il display, la novità per entrambi i modelli è il refresh rate che può arrivare a 90Hz, chiamato “Smooth Display” da Google. Non è la prima volta che vediamo un refresh rate così alto in un display, ma in questo caso sarà normalmente bloccato a 60Hz, per passare a 90Hz in caso di necessità – ad esempio quando si scorre un testo velocemente. Questa capacità di adattamento dovrebbe far risparmiare un bel po’ di batteria, fondamentale dopo il fail di autonomia di Pixel 3 XL.
Altra piccola chicca, una tecnologia chiamata “Ambient EQ” aggiusterà automaticamente la temperatura colore del display in base all’illuminazione dell’ambiente – esattamente come in Google Nest Home Hub -, ma dovremo attendere le prime recensioni per vederlo in azione.
Aspettative altissime per la fotocamera
Pixel dopo Pixel, Google continua ad alzare l’asticella per il comparto fotografico, unendo i migliori sensori a un software fatto su misura. Quest’anno, alla fotocamera principale da 12.2MP – con tecnologia dual-pixel, OIS e apertura f1.7, 77 gradi di apertura focale – si affianca per la prima volta un teleobiettivo da 16MP con zoom 2x “ibrido tra zoom ottico e digitale”.
Migliora anche il bilanciamento automatico del bianco e la modalità notturna “Night Sight”, che ora può essere sfruttata per scattare fotografie con tempi di esposizione più lunghi. Compaiono inoltre nuove funzioni, come uno slider per controllare l’applicazione dell’HDR e Live HDR+, che mostra in pre-scatto un’anteprima della foto con già applicata la postproduzione.
Più intelligente, più personale
Sul lato software abbiamo tre principali novità:
- un nuovo Google Assistant, che sarà più veloce, più intuitivo e meno dipendente dal server;
- una nuovo registratore, “Recorder“, che potrà trascrivere gli audio e ricercare parole specifiche nelle registrazioni passate;
- rilevazione automatica degli incidenti stradali.
Google ha usato i nuovi Pixel come cavie per “Project Soli“, un progetto che aveva in grembo da anni. Nello specifico, si tratta di un chip “Motion Sense” che rileva i movimenti all’interno di un raggio di 30 centimetri davanti a sé – anche per questo il Face Unlock è super rapido. Essendo una tecnologia ancora in stato embrionale, le possibilità attuali sono molto limitate ma è comunque possibile rifiutare chiamate, disattivare un allarme o cambiare canzone. In ogni caso, Google garantisce che lo sviluppo andrà di pari passo con l’interesse del pubblico.
Colori e disponibilità di Pixel 4/4 XL
I nuovi arrivati sono “giovani” anche nell’estetica, con 2 colori classici – “Clearly white” e “Just black” – e un nuovissimo e spigliato “Oh So Orange” in edizione limitata. Da notare che il retro è in vetro matte per la versione bianca e arancione, mentre è in vetro glossy per la versione nera.
Considerando le specifiche, il prezzo è importante ma giustificato: Pixel 4 parte da 799 dollari, mentre la versione XL parte da 899 dollari. Tra i due tagli di memoria, 64 o 128 GB, la differenza è di 100 dollari.
I pre-order sono appena iniziati sul sito ufficiale e presso i principali rivenditori americani, meglio affrettarsi perché sicuramente andranno a ruba.
Fonti: TheVerge, Google, InVerse.
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