Non c’è dubbio che le ultime parole di Scorsese abbiano scatenato un polverone mai visto prima sui social. Dopo: “i film Marvel non sono cinema”, non sono pochi gli artisti che non hanno potuto fare a meno di controbattere in qualche modo. Principalmente arrivate dagli addetti ai lavori Marvel, le risposte (qui le trovate tutte) hanno avuto una risonanza mediatica altrettanto gigantesca.
Eppure non finisce qui. A quanto pare il caro vecchio Martin è intenzionato a gettare altra benzina sul fuoco attraverso un’altra stoccata nei confronti dei film Marvel.
“Il valore di un film che è come un parco a tema, come ad esempio i film Marvel, per i quali le sale si sono trasformate in parchi di divertimenti, è un’esperienza diversa. Come ho già detto in precedenza non è cinema, è un’altra cosa, e che vi piacciano quei film o no, non dovremmo esserne invasi. Si tratta di un grosso problema e c’è necessità che gli esercenti (i proprietari dei cinama) facciano qualcosa e consentano alle sale di mostrare anche film narrativi.”
Questa volta le parole non vanno però fraintese. La critica non verte tanto sulla qualità contenutistica delle pellicole prese in causa quanto sulla loro distribuzione. I cinema non operano ovviamente per carità al prossimo, ma è ovvio che una programmazione oppressiva vada, per forza di cose, ad appannare qualsiasi altro lavoro. Una critica in realtà mossa già da diversi artisti in precedenza, e non solo nei confronti dei Marvel movies.
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti! Vi ricordiamo inoltre che l’ultima colossale fatica di Martin Scorsese, che ha già registrato un consenso record da parte della critica, raggiungerà la piattaforma streaming di Netflix il 27 Novembre.
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