Rieccoci anche questa settimana col consueto appuntamento con The Case Files of Lord El-Melloi II. Ormai manca pochissimo all’inizio dell’attesissima saga del Rail Zeppelin, che dà il sottotitolo alla serie.
La prima parte della serie, che termina con l’episodio sei, è servita a introdurre personaggi e tematiche, lasciando allo spettatore indizi e informazioni sparse sui Mystic Eyes, fondamentali per la seconda parte della serie. Oltre a questo, le puntate ci forniscono diversi spunti di riflessione riguardo la società magica e i maghi.
L’ho già detto nelle precedenti recensioni, ma sono costretta a ripetermi: questa serie si sta rivelando una piacevolissima sorpresa, e ogni episodio non fa che confermarlo.
Nei primi tre episodi Waver si era ritrovato ad affrontare tre casi completamente diversi e slegati tra loro, negli episodi 4 e 5 il caso è uno solo, più complesso, il sesto, invece, è interamente dedicato a Gray, Reines e Luvia.
Protagonista indiscussa di questo trio è comunque la studentessa per eccellenza di El-Melloi II, che dà finalmente il meglio di sé e prova di avere la capacità di sorprendere lo spettatore.
La Lancia che risplende alla fine del mondo e gli Occhi Magici
L’episodio quattro si apre su Waver che, sconsolato, parla col mantello di Rider, unica cosa rimastagli dell’amico. È un momento molto toccante e intimo, che tuttavia mostra ancora una volta allo spettatore quanto in realtà il nostro protagonista non sia maturato affatto in questi anni, nonostante le apparenze. Rimane legato e continua ad appoggiarsi al proprio ex-servant, fondando proprio su di lui – anche se non c’è più – la propria risoluzione.
Gray, che osserva la scena di nascosto, inizia a maturare il desiderio di conoscere ciò che il suo Maestro ha passato durante la Guerra, e questo sarà il tema centrale del sesto episodio.
Tra le cose più rilevanti di questo episodio: finalmente sentiamo il nome “Rail Zeppelin”, treno nel quale si svolge la compravendita di occhi magici di qualsiasi tipo. E qui, anche lo spettatore totalmente ignaro di cosa fosse, capisce per quale motivo questi occhi sono stati una costante per tutta la prima metà della serie.
Le due puntate sono più rivolte all’azione rispetto alle precedenti tre, soprattutto la quinta, che vede più di dieci minuti di combattimento nei quali spicca assolutamente Gray. A proposito della ragazza, scopriamo finalmente che cos’è Add: un sigillo per contenere il potere di Rhongomyniad, la Lancia di Re Artù. Gray quindi, essendo in grado di sciogliere il sigillo e usare l’Arma, è legata ad Artù.
Il background di Gray è affrontato più avanti nella novel, e non sappiamo se gli sceneggiatori anticiperanno altre informazioni o meno. In ogni caso, questo personaggio è sicuramente tra i più misteriosi e interessanti della serie, e a mio parere è il migliore di questi tre episodi.
Due episodi sottotono rispetto agli altri, a mio parere, perché in questo caso lo spettatore si trova spaesato dall’inizio alla fine, ed è impossibile per lui riuscire anche solo ad avvicinarsi alla verità in merito alle morti della puntata. Questa, comunque, è l’unica critica che mi sento di muovere nei confronti di The Case Files of Lord El-Melloi II, che mi sta piacendo molto più di quanto pensassi.
Un caso per le ragazze
Il sesto episodio è quello che ho apprezzato di più fra i tre. È diverso rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora, ma proprio per questo mi ha colpita parecchio.
Waver è temporaneamente messo da parte e viene lasciato il posto da protagoniste a Gray e Reines, accompagnate da Luvia. La prima chiederà alla sorella del Lord spiegazioni riguardo la Guerra del Santo Graal e Reines acconsente a dargliele, a patto che la accompagni in una giornata di solo shopping.
Questa giornata sarà una vera e propria avventura per Gray, abituata a stare dietro al proprio Maestro senza visitare certi quartieri o centri commerciali. Anche nel villaggio da dove proviene, che la ragazza menziona, non c’era niente del genere. Per lei tutto è un’esperienza completamente nuova.
Reines è invece completamente a suo agio, e proprio per questo la trascina a provare abiti, prendere il tea e girare per negozi come se nulla fosse.
La puntata può sembrare un filler rispetto alle altre, niente casi né riferimenti al Rail Zeppelin se non nella scena finale. In realtà è tutt’altro che inutile, è necessaria ad approfondire ciò che Gray prova nei confronti di Waver.
La volontà della ragazza di aiutarlo e proteggerlo, di stargli vicino emerge perfettamente durante questi venti minuti. Sin dall’inizio, in effetti, il desiderio di Gray è chiaro nel momento in cui chiede a Reines di raccontarle cos’ha passato Waver durante la Guerra per il Santo Graal: come potrebbe sostenerlo e badare a lui, senza sapere esattamente che genere di situazioni ha vissuto?
Come può capirlo e camminare al suo fianco se non sa per quale motivo il ragazzo di nome Waver Velvet ha deciso di intraprendere un cammino fatto di sofferenze e sacrifici, assumendo il titolo di Lord El-Melloi II?
Il forte legame che c’è tra Gray e Waver viene evidenziato anche quando, per fuggire dallo Spazio di Singolarità in cui sono state rinchiuse, Reines chiede alla ragazza di provare a ragionare come farebbe il suo Maestro in quella situazione, e proprio in questo modo troveranno la via d’uscita. Gray lo osserva e lo ammira così tanto, passa così tanto tempo con lui che riesce a capire perfettamente cosa penserebbe, come agirebbe, e non c’è dimostrazione di ammirazione più sincera di questa, da parte di un discepolo.
Riferimenti
Anche in questo episodio di The Case Files of Lord El-Melloi II sono presenti numerose citazioni e riferimenti. La serie ci ha abituato bene ormai, anche da questo punto di vista.
Il quarto episodio inizia con Waver che, sconsolato perché i partecipanti dell’Associazione dei Maghi alla Guerra sono stati scelti, parla col mantello di Iskandar che aveva usato come catalizzatore per l’evocazione dieci anni prima. Si tratta dell’unico ricordo che gli è rimasto dell’amico, il cui ricordo lo sprona ma che, al tempo stesso, lo incatena al passato, e questo è stato reso molto evidente in questa prima metà della serie.
Un piacevole ritorno nell’episodio doppio è Sisigou, il necromante master di Mordred in Fate/Apocrypha. Qui aiuterà Waver e gli altri a risolvere il caso di omicidio legato a fate ed occhi magici.
Non ci sono citazioni ad Apocrypha, dato che la Grande Guerra non è mai avvenuta in questa timeline, ma in una scena Sisigou rievoca il background sulla sua famiglia, approfondito meglio nell’altra serie.
Quello che ho più apprezzato in questo episodio è la presenza, nel quarto episodio, del primo master di Medea, Atrum Galliasta – mago dell’Associazione noto agli spettatori per un episodio di Unlimited Blade Works, nel quale viene presentato per la prima volta – e di Bazett Fraga McRemitz, anch’essa proveniente dall’Associazione nonché Master di Lancer, uccisa da Kirei all’inizio della Quinta Guerra.
In Fate/Hollow Ataraxia sarà poi la protagonista, insieme al suo servant, di una Guerra molto, molto particolare.
Bazett è la presenza che ho apprezzato di più, essendo un personaggio mai trattato o menzionato chiaramente in nessuna delle trasposizioni animate di Fate, fino ad ora.
Conclusione
The Case Files of Lord El-Melloi II, fino ad ora, ha retto perfettamente le aspettative e si è dimostrato un’ottimo spin-off, capace di aggiungere elementi originali e di deliziare gli spettatori con riferimenti e citazioni.
Più è vasta la vostra conoscenza del Nasuverse, più vi piacerà, a questo punto è palese.
La prima parte della serie è finita. Finalmente dai prossimi potremo salire a bordo del Rail Zeppelin e scoprire i misteri di questo treno nel quale si contrabbandano occhi magici.
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