Dopo mesi di silenzio quasi assoluto e dopo poche informazioni rilasciate con il contagocce, il via alle riprese del nuovo film dedicato alle avventure di James Bond ci ha permesso di scoprire maggiori dettagli in merito.
Il 25° film di 007 ha finalmente un titolo, svelato nei giorni scorsi: No Time to Die
Daniel Craig returns as James Bond, 007 in… NO TIME TO DIE. Out in the UK on 3 April 2020 and 8 April 2020 in the US. #Bond25 #NoTimeToDie pic.twitter.com/qxYEnMhk2s
— James Bond (@007) August 20, 2019
Contestualmente è stata rilasciata anche la prima sinossi ufficiale:
In No Time to Die Bond ha lasciato il servizio attivo e si sta godendo una vita tranquilla in Giamaica. Ma la sua pace è di breve durata, poiché il suo amico Felix Leiter della CIA si presenta a chiedere il suo aiuto. La missione per salvare uno scienziato rapito finirà per rivelarsi molto più complicata del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di pericolose nuove tecnologie.
Apprendiamo inoltre che le riprese sono in corso in territorio nostrano, con la troupe che, dopo aver lavorato a Matera, è stata paparazzata a Gravina di Puglia (qui gli scatti, cortesia del Daily Mail). Le riprese lasceranno poi il Belpaese alla volta di Norvegia, Inghilterra, Scozia e Giamaica.
La polemica
Prima di abbandonare l’Italia però, gli stuntman al lavoro in Puglia dovranno fare i conti con una polemica sollevata dai cittadini, dovuta alla scelta di utilizzare le rovine archeologiche come set di frenetiche scene d’azione.
Apprendiamo attraverso le pagine della Gazzetta del Mezzogiorno che “in questi giorni una troupe multinazionale si è insediata sulla zona più bella, fra l’area archeologica del Padre Eterno (una necropoli di raro interesse), il pianoro della Madonna della Stella (anche questa di rara bellezza, nonché legata ad antichi culti di fecondità) e il costone della gravina (il torrente da cui il Paese riceve matrice naturale e identità), per girare alcune scene di James Bond 25.
Da quel che è dato sapere le scene saranno delegate agli stuntman più che agli attori e riprodurranno le prodezze più veloci e violente del nostro Eroe. Prodezze impattanti, come sostiene una interrogazione di due consiglieri comunali, e come si vede dalle ruspe e dagli escavatori in bella mostra, nonché da uno strato di breccia utile a lanciare una macchina contro un muro, messa anche questa in bella mostra vicino alle tombe peucete.
La contentezza istituzionale e mediatica è alta, e anche la maggior parte della popolazione sembra orgogliosa di apparire 21 secondi (ventuno) in un film di tale portata.
Chiedere garanzie, rispetto, prudenza, ad una produzione d’azione, in cui il protagonista si sposta in tutto il mondo mostrando paesaggi che la vista non riesce più a distinguere e ad amare, non è perciò una idea ristretta e provinciale. È provinciale invece pensare il contrario se l’Unesco – che non è una agenzia per aprire qualche pizzeria ma la più grande istituzione educativa e culturale del mondo – emana un documento che invita, oltre a rispettare fisicamente i luoghi , anche a rispettare lo «spirito dei luoghi», ovvero quel fascino immateriale e impalpabile che lì, proprio lì, ha reso possibile originali, profonde, ancestrali narrazioni. Perché solo così il luogo diventa veramente universale e può entrare nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, proprietà simbolica del mondo che però, affida alla comunità locale il dovere di proteggerlo e custodirlo.”
Gli stessi luoghi erano stati scelti, poco tempo fa, da Matteo Garrone per girare il suo Pinocchio, con delle riprese giudicate dagli abitanti più sostenibili e rispettose.
Cosa ne pensate di questa polemica? Cosa vi aspettante da No Time to Die? Lo andrete a vedere? Ditecelo nei commenti!
Il film è previsto in sala a partire dal 3 aprile 2020 nel Regno Unito e dall’8 aprile negli Stati Uniti.
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