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Crash Team Racing Nitro Fueled: la recensione a tutto turbo

Crash Team Racing Nitro Fueled: il ritorno in pista del marsupiale più famoso di sempre

Fine anni novanta, un pad, un marsupiale arancione, un kart. Questi pochi elementi diedero vita a una delle icone dell’epoca d’oro della prima PlayStation: Crash Team Racing, ultimo capitolo dell’antologia classica del marsupiale arancione di Naughty Dog, il lascito di una saga iconica ora in mano ad Activision. Un prodotto all’epoca adorato e mai sepolto negli anni grazie alla costante voglia dei giocatori di tutto il mondo di battere tempi su tempi in un videogioco immortale dove l’abilità individuale e la concentrazione del giocatore fa la differenza. Beenox decide quindi di ereditare il kart game di Crash Bandicoot dando vita alla rinascita sperata e bramata da molti in questi vent’anni di assenza di un vero e proprio gioco di kart iconico che potesse competere con l’emblema della grande N, che ha visto ben 8 riproposizioni e mezzo di un caposaldo del genere chiamato Mario Kart. I motori del nostro kart sono scalpitanti e siamo pronti a raccontarvi Crash Team Racing Nitro Fueled nella nostra recensione.

Avventura su di giri

Le premesse sono le stesse di vent’anni fa ma con un’intera ricostruzione grafica e delle cutscene. L’alieno Nitros Oxide proveniente dal pianeta Gasmoxia fa la sua apparizione sulla Terra autoproclamandosi il pilota più veloce della galassia e minacciando di trasformare il pianeta in un enorme parcheggio di cemento. Sta a Crash e i suoi compagni impedire che ciò accada prendendo parte ad una folle corsa per la sopravvivenza. Alla grande gara prenderanno parte gli iconici eroi e villain del brand di Crash Bandicoot, ognuno con l’egoistico desiderio di vincere per sé e per il pianeta denigrando bellamente l’altro in una serie di competizioni scandite da piste a tema, boss iconici e sfide contro il tempo. La formula dell’avventura è rimasta invariata anche se alcune nuove chicche rendono le poche ore che vi necessitano per il completamento più piacevoli.

Innanzitutto è possibile scegliere tra 2 modalità avventura: la Classica, che ricalca lo stile del CTR del 99 in cui la scelta del personaggio è permanente per tutta la durata della stessa; oppure la modalità avventura Nitro Fueled: dove potremo scegliere quale personaggio impersonare e con quale kart quando lo desideriamo. La revisitazione delle difficoltà selezionabili subito successivamente è tangibile: nella nostra prova non abbiamo riscontrato grosse difficoltà a Medio ma abbiamo ripetuto alcune gare più volte a Difficile, dove l’IA si trasforma completamente al limite di alcune situazioni scriptate.

Al completamento di ogni gara, ci verrà dato un oggetto cosmetico casuale relativo ai personaggi o ai kart, che potremo utilizzare per personalizzare il nostro pilota per le gare in ogni modalità offerta dal remake. L’aggiunta della cosmesi aumenta notevolmente la longevità del titolo di Beenox che, grazie anche alla decisione di implementare nel gioco alcuni elementi di Crash Nitro Kart e Crash Tag Team Racing tra cui piste, personaggi e kart, forma un’ecosistema moderno e completo della saga motorizzata del marsupiale arancione. Le cutscene restaurate e ridoppiate rendono ogni scena, sia con gli iconici Aku Aku e Uka Uka, ma specialmente gli incontri con i boss, una vera gioia per gli occhi che ben si sposano con il contesto, seppur banale, della prima avventura sui kart di Crash.

Crash Team Racing Nitro Fueled

Turbo come simulacro

Sono possibili oltre all’Avventura, la modalità Arcade Locale, dove sfidare la CPU o i propri amici in splitscreen in varie tipologie di competizioni tra cui le classiche gare a giro, le prove a tempo e le battaglie; oppure è possibile competere Online grazie ad un matchmaking nazionale ad 8 giocatori per stanza, dove naturalmente è possibile invitare e sfidare i propri amici, anche privatamente; e dulcis in fundo, la nuova sezione Pit Stop dedicata allo shop di oggetti cosmetici che si aggiornano ogni giorno, dove investire i propri Wumpa Coins ottenibili dopo ogni gara portata a termine.

Appena scesi in pista ci si impiega davvero poco tempo per comprendere le meccaniche essenziali, ma complesse da padroneggiare se si vuole eccellere in ogni gara. Pad alla mano, la sensazione di nostalgia si fa forte ed è possibile notare come il feedback alla guida sia stato riprodotto quanto più fedele possibile all’originale al di là di una stabilità generale dei mezzi ridotta. Come ogni kart game che si rispetti, il fulcro del gioco è rappresentato dalle derapate e in CTR più che mai è il cardine dell’esperienza di guida. Per dominare ogni pista occorre saper padroneggiare il turbo derivato da esse grazie alla pressione di un tasto dedicato durante la derapata, utilizzabile fino a 3 volte per una. Regolandoci grazie ad una barra di caricamento dedicata al turbo, sarà possibile erogare delle accelerazioni più o meno potenti a seconda del caricamento stesso. Il senso di velocità offerto da Nitro Fueled su questo fronte non delude e riuscire a gestire le sezioni più veloci può rivelarsi davvero ostico.

Crash Team Racing Nitro Fueled

Un’esperienza ventennale

A completare l’esperienza di guida troviamo ovviamente i nostri beniamini, tirati a lucido per il grande ritorno di Crash Team Racing. Ogni personaggio avrà delle statistiche che lo contraddistingueranno in pista e che lo identificheranno in 3 macro categorie: principiante, intermedio e avanzato. Rispettivamente ogni categoria avrà dei personaggi che hanno molta manovrabilità, equilibrati o molta accelerazione, e molta velocità. Laddove un personaggio eccelle in una statistica non lo fa altrettanto con le restanti. La differenza tra le varie tipologie di personaggi in pista si fa sentire notevolmente e ai livelli più avanzati non è raro prediligere quasi con obbligo quelli che eccedono in velocità massima, i quali garantiscono un apporto significativo quasi in ogni pista proposta dal titolo, nonostante la loro difficoltà nel curvare.

Il roster conta attualmente 26 personaggi (incluso Penta Pinguino, sbloccabile con il medesimo codice del 1999) tra cui i protagonisti del CTR originale naturalmente e quelli di CNK. La scelta di introdurre nel gioco gli elementi degli altri titoli motorizzati di Crash è apprezzabile sebbene essi non brillino per profondità in quanto assenti da qualsivoglia evento principale del gioco stesso, essendo Nitro Fueled incentrato totalmente su Crash Team Racing. Nonostante ciò, Beenox ha voluto rimpolpare l’esperienza introducendo all’interno del titolo anche i graditi circuiti di Crash Nitro Kart, riadattati all’ambiente su ruote dove le sezioni antigravità restano solo un ricordo. L’arrivo preannunciato della modalità Grand Prix fornirà al titolo un degno supporto post lancio che andrà ad introdurre nuove piste, personaggi, kart e molto altro ancora per permettere ai giocatori di sbloccare sempre oggetti nuovi nel tempo.

L’obiettivo è sempre quello, arrivare primi, e per farlo il giocatore dovrà sfruttare ogni scorciatoia, ogni power-up e una conoscenza certosina delle piste. Gli strumenti all’interno delle casse disseminate per le piste sono gli stessi di vent’anni fa: si spazia dai missili a ricerca, agli scudi, al turbo istantaneo, fino al colpo indirizzato al primo della gara. I frutti wumpa invece aiuteranno la velocità del nostro kart e potenzieranno gli effetti dei power-up raccolti aggiungendo dei nuovi e potenti effetti agli stessi. Alternare tutto questo fa la differenza in uno scenario classico ma anche complesso che non lascia spazio a incertezze.

Crash Team Racing Nitro Fueled

Contenuti e Futuro

Chi temeva che Crash Team Racing Nitro Fueled fosse l’ennesimo remake da rigiocare e accantonare dopo il completamento può stare tranquillo. La mole contenutistica offerta dai ragazzi di Beenox è davvero elevata e in aggiunta alla classica avventura – dedita alla raccolta di trofei, reliquie, gemme, e gettoni CTR – e alle ostiche prove a tempo di N. Tropy e Oxide, vi sono gli sbloccabili dedicati ad ogni personaggio e kart. Ogni personaggio ha a disposizione delle skin di rarità crescente, da sbloccare portando a termine vari compiti o esclusivamente comprandole con i Wumpa Coins nel Pit Stop. Lo stesso vale per i kart, dove telai, decalcomanie, adesivi e ruote vanno a completare un corredo di contenuti sbloccabili che terranno impegnati i giocatori per molte ore. Senza contare l’aggiunta del comparto online che aggiunge longevità ad un titolo potenzialmente infinito se supportato a dovere, anche grazie all’arrivo dei sopraccitati Grand Prix di varia natura nell’immediato futuro.

Nello stato attuale, l’online stesso non offre modalità diverse dalla corsa singola e la battaglia, ma con delle aggiunte quali i tornei, modalità competitiva e altre derivate dal medesimo genere, Nitro Fueled potrebbe diventare il punto di riferimento dei videogiochi di kart moderno grazie anche alla sua natura di multipiattaforma con le stesse carattestistiche tecniche su ogni console. Ci si auspica quindi anche un Sì al tanto ricercato cross-play in futuro.

Crash Team Racing Nitro Fueled

Grafica e Tecnica

Sul fronte grafico-tecnico, Crash Team Racing Nitro Fueled è una gioia per gli occhi, con luci, meteo, particellari e modelli di notevole livello, anche se è quasi un peccato aver prediletto la potenza grafica al netto della fluidità. Intendiamoci, i 30 fps offerti dal titolo sono granitici e nessun calo è stato avvistato durante la nostra intensa prova su ogni pista, ma sicuramente i 60 frame al secondo avrebbero dato un valore aggiunto al remake in questione, consapevoli che in un titolo di guida arcade sono quasi obbligatori. Ottima anche la ricostruzione delle piste e il loro sfondo, fedeli al passato e rivisti in grafica moderna, anche se la troppa fedeltà mostra il fianco ad alcune scelte di design passate che minano la fruibilità di alcuni percorsi, dove le collisioni – a volte inevitabili – con alcuni confini della pista risultano acerbe.

Beenox inoltre ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la rivisitazione di quei percorsi che celavano dei glitch che permettevano di percorrere un intero giro in pochissimo tempo, lasciando solo le shortcut lecite e fruibili da chi conosce bene le piste della produzione. Lode infine per il comparto sonoro, dove il nuovo doppiaggio rimpiazza egregiamente il vecchio non troppo blasonato e dove la colonna sonora rivisitata fa il suo dovere in ogni pista e sezione di gioco accompagnando l’adrenalina del titolo magistralmente, grazie anche ad effetti sonori coerenti e di qualità.

Crash Team Racing Nitro Fueled

Conclusioni

Crash Team Racing Nitro Fueled segna la rinascita di un grande classico del 1999, portando sulle console moderne una delle esperienze più adrenaliniche di sempre in una veste completamente rinnovata, dove vecchio e nuovo si incontrano. Vecchio stile di gameplay, nuovo stile grafico, ma le sensazioni sono sempre quelle. La fedeltà con cui Beenox ha riprodotto il lascito di Naughty Dog è impressionante e la capacità di ridattare una pietra miliare come Crash Team Racing in un panorama moderno, senza snaturarne l’essenza, è degna di lode.

La nostalgia canaglia ha saputo riportare sui grandi e piccoli schermi l’icona più famosa dell’era della prima PlayStation in una delle sue versioni più veloci e competitive, capace di restituire la stessa sensazione di velocità, la medesima assuefazione di un tempo e una ricalibrazione parziale del driving system, garantendo l’adattamento migliore per le esigenze moderne senza però dimenticare le origini. Nitro Fueled vuole unire neofiti e veterani, accomunati dalla passione per il marsupiale più famoso del mondo videoludico. Da un lato troviamo l’accessibilità e la semplicità di approccio, dall’altro una difficoltà sostanziale pensata appositamente per i veterani che intendono dominare anche in questo remake. Il tutto arricchito da un corposo supporto post lancio con rilancio contenutistico, personalizzazione estetica e un gradito quanto obbligatorio comparto online. Il rovina amicizie è tornato più in forma che mai. Siete pronti a scaldare i motori?

Pro

  • Fedele all’originale
  • Tanti contenuti
  • Assuefacente e adrenalinico

Contro

  • La controparte Nitro Kart manca di appeal
  • Qualche collisione di percorso scomoda
  • 60 fps sarebbero stati perfetti

VOTO: 8.7

Crash Team Racing Nitro Fueled

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Mirko Proietti

Mirko Proietti

Videogiocatore classe '96 operativo dall'età di 3 anni. La prima esperienza con Sega Mega Drive e PlayStation in contemporanea. Prediligo il genere Platform e GDR, ma da sempre mantengo una visione a 360 gradi del panorama videoludico. Laureato in Comunicazione, cerco la completezza nella produzione del videogioco, che tendo a considerare un'arte vera e propria.

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