Il riconoscimento facciale sta per stravolgere la concezione di porno come la conosciamo
Un utente di Weibo, il social network cinese, ha svelato di aver sviluppato una app che, tramite il riconoscimento facciale, porta l’utente che la utilizza direttamente dal video che sta venendo visualizzato al profilo social dell’attrice “protagonista”. L’utente, che asserisce di vivere in Germania, sostiene di aver avuto successo su 100.000 donne presenti nei film. I film in questione sono stati estrapolati da diverse nazionalità.
La notizia, seppur non ancora verificata, ha iniziato subito a fare il giro del mondo.
https://twitter.com/yiqinfu/status/1133215940936650754
Lo stesso Pornhub nel 2017 ha già dichiarato di usare un sistema di riconoscimento facciale delle attrici per aiutare la scelta dell’utente. La notizia dello sviluppo di quest’app, quindi, pare quantomeno verosimile. Il fulcro, però, si è poi spostato sull’etica di questi strumenti. Uno strumento del genere, infatti, sarebbe una vera e propria arma nelle mani sbagliate. Il poter individuare tramite frame di video, magari amatoriali, il profilo di una ragazza, potrebbe alimentare la già spinosa questione del revenge porn. Sarebbe uno strumento che può, potenzialmente, rovinare la vita di tantissime ragazze.
Qualcosa si era già mosso in Russia
Questo ragazzo non è stato il primo, però, ad avere una pensata del genere. I russi, infatti, già nel 2016, avevano sviluppato FindFace. La app è nata, in realtà, come app di incontri. La funzione era quella di identificare le persone ritratte in fotografie generiche con i loro profili su Vkontakte, il “Facebook russo“. Chiaramente il popolo dell’Internet ha subito sfruttato le sue capacità intellettive per quello che più si fa, appunto, su Internet, il porno.
Il servizio funziona infatti perfettamente anche con i fermo-immagine tratti dai video a luci rosse, e così il sito ha iniziato a riempirsi di riferimenti alle pagine Vkontakte delle attrici.
L’intera campagna ha cercato di darsi un tono attribuendosi una funzione moralizzatrice, affermando che quelle donne sono “corrotte e ingannevoli“: l’opera di smascheramento sarebbe stata insomma motivata dalla necessità di mettere in guardia contro di loro.
Commodoriani, cosa ne pensate di questa cosa? Da che parte siete? Vorreste la diffusione di questa app o siete contro? Fatecelo sapere nei commenti.
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