Nasce un nuovo progetto per il reinserimento dei detenuti nella società, grazie all’accordo siglato tra Amazon e le carceri “Le Vallette” e “Rebibbia“.
Amazon per il sociale
Qualche anno fa, la casa circondariale di Torino ha avviato un’iniziativa simile: Liberamensa, un ristorante aperto al pubblico e gestito dai detenuti. Lo scopo è quello di dimostrare come si possano raggiungere risultati positivi anche in contesti difficili. Allo stesso modo, Domenico Minervini -direttore de Le Vallette- ha annunciato l’intesa con l’azienda di Jeff Bezos, commentando:
“Si tratta di un importante accordo, con un’azienda internazionale e seria”
Alcuni detenuti di Torino e Roma verranno quindi impiegati come magazzinieri e supporto alla logistica.
Si attendono i dettagli, ma nel capoluogo piemontese dovrebbero essere incaricate circa una decina di persone che svolgeranno le proprie mansioni in un capannone.
In attesa di scontare la propria pena, i detenuti avranno così la possibilità di collaborare con un’azienda leader del mercato e facilitare il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, sarà un impiego retribuito, anche se non è ancora stato specificato il compenso e chi potrà prendere parte al progetto.
Il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) prenderà in esame le dichiarazioni di Domenico Minervini e l’eventuale ufficialità arriverà solo nei prossimi giorni. Si tratta comunque di una proposta interessante che si aggiunge ai lavori proposti all’interno delle carceri, con una sfumatura internazionale che potrebbe dare ad alcune persone una “seconda chance”.
FONTE: TGCOM24
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