ZeroCalcare è notoriamente un anti-fascista e per questo ha deciso di boicottare il Salone del Libro di Torino per la presenza di editori neo-fascisti
Dal 9 al 13 maggio si terrà Salone del Libro di Torino e quest’anno le polemiche sull’evento non sono mancate. La disputa è iniziata tutta con l’annuncio della presenza della casa editrice Altaforte collegata al partito neo-fascista Casa Pound. La casa editrice presenterà il libro “Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio“ scritto da Chiara Giannini con prefazione di Maurizio Belpietro. A non presentarsi, invece, saranno la casa editrice People, il collettivo di scrittori Wu Ming e il saggista Carlo Ginzburg, che avevano annunciato il loro no già il 5 maggio. Oggi si è aggiunto alla lista un nome molto di spicco: il fumettista ZeroCalcare.
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People, la casa editrice di Beppe Civati che ha così commentato:
“Il nostro stand al Lingotto sarà lasciato vuoto per tutta la durata della manifestazione, e saremo rappresentati solo dalla scritta ‘Stand against fascism‘ che intendiamo affiggervi”.
L’editoria e i neo-fascisti contro gli anti-fascisti
Non è la prima volta che autori e fumettisti si ritrovano nell’intricato campo battagliero politico del neo-fascismo contro anti-fascismo. Molti di voi, infatti, ricorderanno l’episodio avvenuto al Romics nel 2016. Un gruppo di esponenti di Casa Pound, in quell’occasione, versò delle bibite sullo stand di Shockdom dove vi erano le copie di “Qvando c’era Lvi“, fumetto satirico del duo Fabbri/Antenucci. Il caso mediatico fu forte e la vicinanza degli altri editori si fece sentire.
Commodoriani, cosa ne pensate di questa presa di posizione anti-fascista di questi editori? Credete che non presentarsi alle fiere in cui vi sono stand di neo-fascisti sia un segnale corretto? Fatecelo sapere nei commenti.
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