Console e videogiochi subiranno una importante rivoluzione, ma nel prossimo futuro
Sony ha recentemente rivelato alcuni fondamentali dettagli su PlayStation 5, console che aprirà le porte a una nuova generazione videoludica; manca ormai poco, anche se non vi sono date ufficiali, ma questi piccoli dettagli fanno sorgere un grande quesito tra gli appassionati di gaming: dov’è la rivoluzione? Le prossime console potrebbero essere le ultime postazioni di gioco classiche per l’intrattenimento videoludico (il cloud gaming sta iniziando a farsi strada con largo anticipo), e le recenti novità potrebbero confermare un pensiero che si sta diffondendo tra gli esperti del settore: le prossime console chiuderanno un ciclo aprendone un altro, ma senza rivoluzionare l’industria.
Potenza di calcolo, grafica pompata. E poi?
Nel caso non lo sappiate, PlayStation 5 avrà – ovviamente – un hardware maggiorato e permetterà agli sviluppatori di creare universi ludici più complessi e mozzafiatanti; tuttavia, dietro l’angolo c’è un sentore di già visto, e parliamo di ciò che accadde con il passaggio dalla settima all’ottava generazione: un upgrade volto a sperimentare nuove tecnologie (4K, 3D e VR in primis). Immesse sul mercato nel 2013, le console di ottava generazione hanno donato ai videogiocatori alcune perle rare dell’industria, le quali resteranno negli annali, ma il loro sviluppo sembra essere stato frettoloso. Potenza di calcolo maggiore, grafica e audio migliori, architettura semplificata per gli sviluppatori, però, non sono bastati a soddisfare a pieno le aspettative di una nuova generazione di console; ciò non ha comunque fermato lo sviluppo e la voglia di raffinare alcune meccaniche di gioco, ma ha frenato la voglia di osare. Possiamo benissimo affermare che l’ottava generazione è nata già vecchia, sebbene non obsoleta, tanto che i due colossi, Sony e Microsoft, hanno ideato e immesso sul mercato due console mid-gen (PlayStation 4 Pro e Xbox One X); le due piattaforme, oltre che a offrire un ulteriore upgrade necessario, hanno dato al via ciò che sarebbe dovuto accadere con le loro sorelle: dare maggiori strumenti agli sviluppatori. Difatti, le più grandi novità in ambito videoludico sono emerse a partire dal 2016 con la commercializzazione di PlayStation VR, annunciato già nel lontano 2014 sotto il nome di Project Morpheus; esso è compatibile con tutte le versioni di PlayStation 4, ma offre un’esperienza completa solamente sulla versione Pro (dotata, ovviamente, di un hardware maggiorato). Un anno dopo arriva la risposta di Microsoft e viene finalmente presentata al pubblico Xbox One X, la “console più potente del mondo“, la quale ha dato una bella scossa al mercato: risoluzione 4K a 30 FPS nei videogiochi o 1080p a 60 FPS, oltre che a essere retrocompatibile con i titoli Xbox 360 e Xbox Classic (quest’ultimi presentano migliorie tecniche nel comparto grafico e sonoro, le quali rendono l’esperienza di gioco soddisfacente anche oggi).
L’attuale generazione di console, parlando esclusivamente di hardware, è nata a partire dal 2016, sebbene le versioni base di PlayStation 4 e Xbox One risultano sufficienti alla fruizione di prodotti d’intrattenimento videoludico (ma con alcune rinunce). Passiamo però alla nona generazione console, sempre più vicina e che farà da apripista alla decima, presumibilmente la vera generazione rivoluzionaria dopo il passaggio tra sesta e settima.
La nona generazione potrebbe ripercorrere i passi dell’ottava
I dettagli sulla prossima generazione sono davvero miseri, ma sufficienti per farsi una primissima idea sul futuro del videogioco. Innanzitutto, PlayStation 5 sarà retrocompatibile con i titoli PlayStation 4, giustificando quindi la mole di remastered e remake pubblicate nel corso di questi ultimi 6 anni; un altro dettaglio interessante riguarda l’utilizzo della tecnologia Ray tracing, la quale contribuirà al fotorealismo videoludico. Queste (poche) informazioni suggeriscono un percorso simile a quello affrontato da Microsoft con Xbox One X, sempre con le dovute apposizioni logico-tecnologiche; non è difficile presupporre, se non addirittura confermare, eccedendo di superbia, che nei prossimi anni vedremo in casa Sony titoli cross-generazionali (Death Stranding e The Last of Us II potrebbero essere i primi a dare via al trend). Una manovra che permetterebbe di continuare a sfruttare le quasi 100 milioni di unità PlayStation 4 nel mondo, fornendo un ulteriore aiuto agli sviluppatori nello sviluppo di nuovi prodotti videoludici; si tratta quindi di un marketing aggressivo per portarsi subito in vantaggio sulla rivale, la quale continua a lavorare sottotraccia senza rivelare ancora i dettagli sulla loro prossima console casalinga.
Parlando ora di Microsoft, sconfitta in partenza da Sony sul lato vendite, i dubbi si fanno ancora più atroci: dopo avere immesso sul mercato una console che millanta di essere “la più potente al mondo”, come sarà possibile passare a una nuova generazione senza un upgrade che possa giustificare la commercializzazione di un nuovo dispositivo, e quindi accaparrarsi una fetta di utenza attualmente legata a Sony, senza perdere la propria base di giocatori? Come probabilmente avrete ormai intuito, Microsoft lavora da anni a unificare l’ambiente Windows a quello Xbox, in particolare offrendo alcuni servizi davvero convenienti per i giocatori; parliamo infatti di Xbox Game Pass, che offre un ampio catalogo di videogiochi in cambio di una sottoscrizione, e Play Anywhere, che permette ai titoli acquistati tramite il negozio digitale di Microsoft di essere giocati, senza aver la necessità di riacquistarli, sia su console che su PC.
Parallelismo tra ottava e nona generazione
Dai dati in possesso, non facciamo fatica a notare un parallelismo tra la corrente generazione di console e quella in dirittura d’arrivo. Vi sono molti punti chiave che accomunano presente e futuro, a partire dalle strategie di mercato: l’ottava generazione è stata un prato fertile per riportare in auge vecchie perle videoludiche, oltre che a riproporre le rimasterizzazioni di alcuni titoli della generazione precedente; la nona generazione sembra invece aprire le danze con la retrocompatibilità e al supporto, almeno per i primi anni, alle attuali console con videogiochi cross-generazionali. Tuttavia, sembra tutto un pretesto per proiettarsi concretamente verso una decima e rivoluzionaria generazione di console di gioco – sempre che il concetto di console casalinga non venga completamente stravolto nel tempo.
Stiamo assistendo a una rivoluzione tecnologica non indifferente; il 5G è in dirittura d’arrivo e le società videoludiche stanno vertendo verso nuove mete di sviluppo; parliamo del game as a service, oltre che ai vari servizi che Sony, Microsoft e Nintendo hanno già iniziato a pubblicizzare. Ma perché puntare a un nuovo modello di business? Le console, per concorrere con i PC, necessitano di un hardware sempre più evoluto cercando però di non far lievitare il prezzo di listino scoraggiando gli acquirenti; le prossime console, verosimilmente, potrebbero essere vendute a un costo contenuto per cercare di piazzare il maggior numero di unità possibili nel mondo. Il processo può avvenire commercializzando l’hardware in perdita, aumentando gli introiti con i servizi digitali: PlayStation Plus, PlayStation Now, Xbox Game Pass, Xbox Live Gold e Nintendo Switch Online sono i più conosciuti e diffusi al momento, ma menzione va fatta anche all’EA Origins Access Premier.
Microsoft sta già sperimentando la vendita di abbonamenti che includono sia Live Gold che Game Pass a un prezzo contenuto, mentre Sony risponde con il multigiocatore online gratuito per tutti i titoli disponibili nell’abbonamento al PlayStation Now. Sembra quindi tutto vertere verso una direzione ben definita, in particolare per aprire la strada alla decima generazione, presumibilmente contrassegnata dal cloud gaming. PlayStation Now è già arrivato sulle console e sui PC di milioni di giocatori, Google Stadia farà breccia su qualsiasi dispositivo connesso a internet e Microsoft sta attualmente lavorando al suo Project xCloud. Il concetto di console cambierà radicalmente e vi invitiamo ad approfondire la questione con il nostro editoriale.
In poche parole
La nona generazione di console non avrà il pretesto di rivoluzionare il mondo videoludico; tuttalpiù, vedremo un miglioramento concreto dell’esperienza di gioco, sia a livello tecnico che di fruizione del prodotto. Una generazione che farà da apripista al futuro, la quale potrebbe offrire console mid-gen, per poi spegnersi e rimodulare per sempre il concetto di gaming classico.
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