Registi e sceneggiatori uniti svelano qualche retroscena di Avengers: Endgame.
Anche se Avengers: Endgame è ormai uscito da poco più di una settimana, l’intero cast continua le classiche interviste di rito che hanno come scopo la promozione della pellicola. Questa volta vi proponiamo alcuni punti di un’intervista fatta ai due registi e agli sceneggiatori.
Ovviamente ci sono spoiler, se non avete ancora visto
Avengers: Endgame vi sconsigliamo di continuare a leggere.
- I salari: “C’era un grosso problema finanziario per questi film, e si è manifestato girando le pellicole una-dopo-l’altra. Il motivo principale nel girare questi film uno dietro l’altro era per condensare il lavoro degli attori ed in pratica ‘comprarli’ per poco più di un film anziché due pellicole. E’ stato difficile ma per Disney e Marvel, loro in questo modo sono stati in grado di stipulare accordi vantaggiosi per il cast”.
- L’apporto di Taika Waititi: “Ci siamo incrociati con Taika mentre stava girando Thor: Ragnarok e gli abbiamo spiegato cosa stavamo facendo con Thor in Infinity War. Il nostro obiettivo è stato quello di mettere un po’ del suo umorismo nella pellicola”.
- Il primo personaggio gay del MCU: “La diversità è importante per noi e siamo felici che la Marvel si stia muovendo in quel campo. Abbiamo fatto quattro film con loro e ci siamo detti che avremmo inserito un personaggio omosessuale in uno di questi e siamo felici che sia stato Joe Russo ad interpretarlo. Volevamo una voce fuori dagli Avengers, qualcuno che raccontasse cosa era accaduto e tutte le conseguenze dello schiocco dal punto di vista di un comune mortale”.
- I Cambiamenti dopo il test screening: “Ci siamo semplicemente resi conto che i viaggi del tempo sono complicati per lo spettatore. Abbiamo aggiunto un paio di cosine per permettere a tutti una comprensione maggiore”
- La questione Spider-Man: come già detto da Joe Russo in un’altra intervista “Peter e Ned si incontrano dopo tanto tempo alla fine del film perché Ned era polverizzato anche lui.”.
- Perché Thanos è stato ucciso all’inizio del film? “Avevamo il problema che Thanos era un nemico inarrestabile, con un’arma potentissima, aveva previsto tutto. E’ stata la produttrice Trinh Tran a suggerirci ‘uccidiamolo’ e abbiamo pensato ‘possiamo farlo?’. Non per renderlo come una figura alla Cristo, ma era tipo ‘se devo morire, posso farlo ora’.”.
- L’ispirazione dei What If?: “Mentre abbiamo girato Civil War uno dei fumetti che abbiamo studiato maggiormente è stato What If? Questo è il nostro What If?. Se perdi, Thor diventa grasso. Steve diventa depresso. Tony si fa una vita. Hulk diventa un supereroe mentre Clint un assassino. Mentre stavamo preparando Endgame ci siamo resi conto che Thor era in una missione vendicativa anche nell’altro, e lo è anche in questo. Si vendica molto spesso, e fallisce sempre. Mettiamolo contro un muro e vediamo che succede”.
- La famiglia di Clint: “C’è stato un tempo in cui quella scena era in Infinity War. Dopo lo schiocco vedevamo anche la fattoria di Clint e loro sparire, ed era la prima scena in cui vedevamo cosa accadeva al mondo. Ma toglieva troppo alla brutalità di quel momento”.
- Il salto temporale di cinque anni: “Non avremmo mai potuto fare Endgame in quel mondo senza quel salto temporale, è un lasso di tempo realistico per loro per continuare a vivere con quelle conseguenze e diventare ciò che sono”
- Il ritorno di Robert Redford: “C’è stato un momento in cui abbiamo pensato: ‘dovrebbe essere Nick Fury in quella scena?’. Abbiamo anche sviluppato una versione con Maria Hill. Per tutto il tempo stavano annunciando Old Man With a Gun come l’ultimo film con Robert Redford, l’ultima sua apparizione al cinema. Ci siamo guardati e…”.
- La A-Force: “Quella scena con tutte le donne… non sapevamo se inserirla, se avrebbe stonato. Invece funziona ed è fantastica. La cosa bella della Marvel sono sempre stati i team-up tra i tanti personaggi a disposizione e abbiamo sfruttato queste idee”.
- L’assenza di Janet e Hank dalla battaglia finale: “Ad un certo punto ci siamo chiesti se avremmo inserito anche Hank Pym e Janet van Dyne nella battaglia finale visto che, tecnicamente, anche loro hanno delle armature ma poi abbiamo pensato che cosi sarebbe diventata una sorta di orgia”.
- La morte di Natasha: “Il suo arco narrativo si chiude. Secondo lei il suo viaggio è giunto al termine se può riportare indietro tutti. Viene da un passato di controlli mentali e terribile, brutale, dunque quando è su Vormir decide di sacrificarsi per riavere quella famiglia che si è costruita.”.
- La morte di Tony: “Se ci fosse stato un motivo per non averla, lo avremmo fatto. Ma tutti sapevamo che sarebbe stato il finale per Tony Stark. Dovevamo chiudere questo capitolo ed era Iron Man ad averlo iniziato”.
- Iron Man è mai sopravvissuto in una stesura? “No.”.
- Ti amo 3000: “Quella battuta è di Robert Downey Jr., l’ha suggerita lui. In realtà è di uno dei suoi figli”.
- Io sono Iron Man: “Inizialmente, Tony non diceva proprio nulla in quel momento. Eravamo tutti nella sala montaggio e pensavamo ‘Non va bene: qui deve dire qualcosa. È un personaggio che è vissuto nella battuta e deve morire nella battuta’. Purtroppo non ci è venuto niente di significativo o realmente valido da mettergli in bocca, quindi stavamo per rinunciarci. Partendo dalla battuta di Thanos, che dice ‘Io sono ineluttabile‘, al nostro editor Jeffrey Ford è però scattata la lampadina. Jeff è stato con noi per tutti e quattro i film diretti per l’MCU ed è un fantastico narratore. Ha dimostrato questa sua qualità dicendo ‘Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli semplicemente dire che lui è Iron Man’. Ci siamo guardanti entusiasti per pochi istanti come a dire ‘Prendi immediatamente le telecamere! La giriamo subito domani!’.”.
Avengers: Endgame vi aspetta al cinema!
Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su Facebook, Instagram, Telegram, YouTube, Discord, Steam e Twitch.