Notre-Dame dal Sole Freddo
di Daniele Daccò
Comincio così questa rubrica basata sull’Onore. Non Cavalleresco, il mio. L’onor Rinocerontesco. Le donne, i rinoceronti, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto. Non mi interessa che sia condiviso, non parlo di cosa è giusto e sbagliato, parlo di cosa è onorevole per me cercando di essere più coerente possibile. Come quando fate una partita a “Uno” e da amici passate a mortali rivali, siete coerenti in entrambe le situazioni, ma non per forza mettendole a confronto. La vendetta non ha mai onore, quel +4 non è stato onorevole, è inutile che battiate i calzari sul pavimento.
Il giorno dell’esperimento il centro salterà in aria disintegrando anche buona parte di Paperopoli. Ed ecco che dopo questa didascalia arriva una splashpage della città dei paperi rasa al suolo, le fiamme hanno divorato gli edifici lasciando solo uno scheletro di ciò che erano.
Odore di Anatra al forno ovunque.
È il Razziatore che parla e siamo al numero 3 di PKNA, l’era d’oro. Il giorno del sole freddo racconta degli sforzi di un pirata che viaggia nel tempo per accendere un dispositivo che gli permetterà di viaggiare fra gli universi alternativi. È il 1996.
Ieri le fiamme si sono propagate a partire dalle impalcature dei lavori di restauro nella parte superiore della guglia intorno alle diciannove.
Notre-Dame è in fiamme, il fuoco si è spento solo questa mattina dopo tanti sacrifici. Mentre le fiamme divampavano alcuni hanno cercato di appiccare un altro tipo di incendio. Video e immagini hanno cominciato a serpeggiare sui social. È il 2019.
Il Razziatore è inseguito dalla tempolizia e la sua altronave, si, altronave, è l’unica chiave per assorbire l’esplosione che i tutori dell’ordine temporali non vogliono evitare.
La tempolizia vuole preservare il tempo così come è e non intendono avvisare Pk di questo, non intendono fare niente.
Anzi, sono pronti a causare l’esplosione se necessario, le conseguenze non interessano. È un fumetto.
Il fuoco mangiava la cattedrale, i volti erano girati verso la tenue luce rossa e intanto, alcuni, sui social pubblicavano screen o presunti tali di foto dello scheletro di Notre-Dame con più reazioni “ah-ah” che “sigh”.
Gli screen mostrano nomi scritti in Alfabeto Arabo e sono volti a fomentare l’odio fra culture, a mostrare quanto i “musulmani” detestano l’occidente. Chi fa girare queste immagini, costruite o meno, è pronto a causare l’esplosione se necessario, le conseguenze non interessano. È la realtà.
Chiariamoci, la tempolizia non è cattiva, sono persone normali che fanno un lavoro, eseguono gli ordini, persone che passeggiano nella Paperopoli del ventitreesimo secolo, hanno famiglie, amici, un bar preferito e probabilmente, come noi, aspettano l’ultimo libro del Trono di Spade.
E nonostante questo vogliono vedere la loro città bruciare, qualcuno gli ha detto che è giusto così.
È Paperopoli.
Anche chi fomenta l’odio etnico tramite immagini o a parole ha una famiglia, guida un auto e sicuramente ha un bar preferito. Anche loro vogliono vedere il mondo bruciare, d’odio, ogni evento orribile, ogni esplosione, ogni lingua di fuoco è colpa “loro”, anche se non lo è.
Sono stati “loro”, sono stati gli altri, guarda come ridono di Notre-Dame, guardali, sono tutti uguali. È l’Italia, è il mondo.
Pk e il Razziatore sventano l’esplosione, in questa linea temporale Paperopoli è salva, la tempolizia non può più nulla, il futuro è stato cambiato. Rimetterlo a posto farebbe più danno che altro.
Gli eroi, questa volta, sono un piccolo e fragile papero e un pirata con uno strano senso dell’onore. Sono loro, perché noi gli eroi non immaginiamo nemmeno lontanamente come siano fatti, come non immaginiamo come siano fatti i malvagi.
E come non possiamo immaginare come ci si senta a creare notizie a farle circolare solo con l’obbiettivo ultimo di fare odiare una etnia a un’altra.
E mentre “loro” e gli “altri” si odiano, intanto il mondo brucia.
Allora, se il Giorno del Sole Freddo è stato sventato da due ai quali nessuno avrebbe mai dato fiducia perché noi, fragili e pirati, lasciamo che qualcuno appicchi incendi?
Notre-Dame brucia, Paperopoli brucia e possiamo contare solo su noi stessi e in entrambi i casi la risposta per salvarci è leggere, la cultura e il modo nella quale la utilizziamo.
Perché un importante insegnamento può trovarsi così nei fumetti, che negli occhi del prossimo, quale che sia la sua etnia.
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