Il web in soccorso dei canali Rai
Sembrano essere finiti i tempi d’oro di Rai Movie e Rai Premium, in onda ventiquattr’ore su ventiquattro rispettivamente dal 2006 e dal 2003. E’ di questi giorni la notizia della loro imminente soppressione, accompagnata da vari cambiamenti e new entry nel palinsesto dell’apparato radiotelevisivo nazionale.
L’annuncio ufficiale, arrivato dal Piano Industriale Rai, riporta:
Per quanto concerne il contenuto cinematografico si è ritenuto, in linea con una visione più strategica della divisione per canali, di procedere ad una migliore razionalizzazione e valorizzazione dell’offerta elaborata in base alla composizione del pubblico. Per tale motivo, a fronte di una proposta attuale che prevede un solo canale di cinema (Rai Movie), il Piano disegna un’offerta cinematografica ancora più presente su più canali. Ciò consentirà, peraltro, di andare maggiormente incontro alle esigenze del pubblico offrendo meno repliche e una più ricca e varia programmazione di cinema, serie tv e contenuti originali.
Quanto al nuovo canale (che nascerà non dalla chiusura ma dalla fusione di Rai Premium e Rai Movie) e a Rai 4, nel Piano Industriale sono stati costruiti tenendo conto della profilazione riguardante generi e fasce di età: l’individuazione di due canali, uno più orientato al pubblico femminile e uno a quello maschile, deriva dalla necessità di costruire un prodotto che sia appetibile per una platea sempre più ampia. […] Il Piano, pertanto, garantisce la stessa proposta e un’attenzione confermata al contenuto cinematografico. E’ corretto parlare di un aumento dell’offerta cinematografica, che riguarderà l’aggiornamento della programmazione di Rai4 e Rai5, senza alcuna chiusura o taglio. La Rai investe su un progetto complessivo di rilancio che si rispecchia anche nella decisione strategica di istituire due nuovi canali: uno in lingua inglese e uno dedicato alle istituzioni, realizzando quanto previsto dal Contratto di servizio.
La petizione e l’hashtag #nonchiudeteraimovie
Il tam tam mediatico generato dalla notizia ha ricevuto grande risonanza su tutti i social. Telespettatori e volti noti, tra cui Alessandro Borghi, Alessandro Gassman, Francesca Archibugi, il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, si sono schierati in maniera diretta alla difesa dei due canali, punto di riferimento e promotori di una cultura cinematografica che permea il nostro paese e che è necessario ricordare. La scelta, inoltre, di destinare la programmazione di Rai4 ad un pubblico prettamente maschile e di aprire un nuovo canale dedicato esclusivamente a quello femminile è stata da molti definita “medievale“. Tra tutti i post, la maggior parte dei quali aventi in calce l’hashtag #nonchiudeteraimovie, ci sono quelli che invitano a firmare la petizione online contro la soppressione del canali. La trovate a questo link, su Change.org.
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