Nel 2018 la sicurezza di Mark Zuckerberg è costata alla sua azienda più di 20 milioni di dollari, secondo un report pubblicato dalla Securities and Exchange Commission. Nel 2017, erano “solo” 9 milioni.
Un fatto che sorprende ma non troppo, almeno quando la propria faccia è associata a quella di un’azienda – e a tutte le sue azioni, scandali inclusi. E di scandali, nel 2018, Facebook ne ha decisamente saputo qualcosa. Senza contare che gli utenti di Facebook sono più di due miliardi: quando un numero del genere di persone in tutto il mondo è pronto a prendersela con te al minimo errore, beh, forse vale la pena investire un po’ di più in sicurezza. Specialmente se la tua azienda è protagonista di scandali come quello di Cambridge Analytica e il tuo social network accusato di interferenza con le elezioni del Presidente degli Stati Uniti D’America.
Le misure per la sicurezza di Mark Zuckerberg
Alla luce di questi fatti, quindi, è comprensibile che Facebook abbia investito 22.6 miliardi di dollari per la sicurezza di Mark Zuckerberg. Di questi, 10 milioni sono serviti per la sua sicurezza personale, a casa così come in altri luoghi (ovvero: ovunque). Altri 10 milioni invece sono stati necessari per coprire i “costi addizionali”, dovuti alla protezione di sua moglie, Priscilla Chan, e delle due figlie. I 2.6 milioni rimanenti, infine, sono stati spesi per gli spostamenti aerei privati.
Ma come funziona la sicurezza in casa Facebook? Secondo un’investigazione di Business Insider, l’azienda avrebbe un vero e proprio esercito di 6.000 persone a protezione del CEO e dei suoi dipendenti in tutto il mondo (che sono ben 80 mila).
Mark Zuckerberg in particolare non viene mai lasciato solo. Le guardie lo seguono in ogni suo spostamento, e verificano con anticipo la sicurezza del luogo in cui si sta recando. Tutte le persone che vengono a contatto con lui, come dottori e allenatori, vengono esaminati attentamente.
Sempre secondo Business Insider, nonostante l’intero complesso dell’azienda sia costruito su un parcheggio per gli impiegati, sarebbe impossibile parcheggiare al di sotto dell’ufficio di Zuckerberg. Tutto ciò per scongiurare il rischio di una macchina-bomba. La stanza utilizzata per le conferenze è completamente realizzata in vetro anti proiettile, e la scrivania del CEO è dotata di un pulsante anti-panico.
Per vedere le cose in prospettiva, basta pensare che Amazon ha speso solo 1.6 milioni per la protezione di Bezos. Anche se il CEO del portale di shopping online più famoso al mondo è ben lontano dall’avere la stessa popolarità del creatore di Facebook.
“Il signor Zuckerberg” commenta Facebook, “è uno degli esecutivi più riconosciuti al mondo, in gran parte come risultato della grandezza della nostra base di utenti e la nostra continua esposizione all’attenzione dei media globali e quelle legislative e normative”.
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