Secondo un report dell’Institute on Taxation and Economic Policy (ITEP), Amazon (AMZN) non pagherà le tasse federali sul reddito per il secondo anno di fila. Sono $11,200,000,000 i profitti del 2018 del colosso di Jeff Bezos, ma $0 le tasse da pagare.
Perché?
Grazie al Tax Cuts and Jobs Act (TCJA) del 2017, la percentuale di responsabilità fiscale federale di Amazon è pari al 21% (rispetto al 35% degli anni precedenti). E sono le agevolazioni fiscali, secondo i documenti aziendali, a rendere pari a $0 le tasse dovute agli Stati Uniti.
Nemmeno il direttore della politica delle tasse federali dell’ITEP, Steve Wamhoff, sa esattamente quali agevolazioni fiscali stia sfruttando Amazon.
“È difficile sapere cosa stanno facendo. Nei loro documenti pubblici non è nemmeno nominata minimamente la loro strategia sulla tassazione. […] Possiamo chiederci solo una cosa: la responsabilità fiscale sarebbe stata positiva se non ci fosse stato il TCJA? Forse sì, forse no. È difficile da dire.”
Wamhoff inoltre cita le critiche di Donald Trump rivolte ad Amazon e Bezos per il decisamente basso – se non, appunto, nullo – pagamento di tasse.
“Il presidente ha promesso di togliere le agevolazioni fiscali con una nuova legge. Ma non è avvenuto. Anzi, è l’ennesimo caso in cui la retorica di Trump non coincide con i fatti. È vero che hanno tagliato l’aliquota dell’imposta sulle società, ma non tutte sono state tagliate.”
Un episodio non isolato
Amazon non è l’unico colosso che ha tratto benefici dal TCJA. Wamhoff parla anche di altre aziende, come Netflix, che non hanno dovuto pagare le tasse federali nelle ultime settimane nonostante i profitti record. Ma a questi due casi se ne aggiungono altri, molti altri (non citati nello studio di Wamhoff, ndr)
La storia dunque si ripete ciclicamente con altri nomi, ma con le medesime caratteristiche. Un problema da risolvere il prima possibile per gli USA, dato che il calo delle entrate fiscali ha solo allargato i deficit, ergo il debito pubblico ha raggiunto cifre oltre i 22 trilioni di dollari.
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