Suburra, serie nata dall’omonimo romanzo della penna di Giancarlo De Cataldo, torna con una seconda stagione
Siamo stati all’anteprima stampa di Suburra 2 e abbiamo avuto occasione di scambiare quattro chiacchiere con il cast e con i vertici di Netflix che ci hanno parlato di questa seconda stagione e del successo della serie.
Kelly Luegenbiehl, Vicepresidente International Originals per Netflix, presente all’anteprima della seconda stagione, ha raccontato quello che è il “fenomeno Suburra”:
Prodotto, come molte altre serie per un mercato locale, nello specifico per quello romano e italiano in questo caso, ha avuto un successo mondiale. È stata una vera sorpresa ha avuto ottimi ascolti negli Stati Uniti, in Germania Vietnam e altri 20 paesi nel mondo. È estremamente raro che una serie a mercato locale entri tra i 20 show più visti in 72 settimane consecutive
La storia
La storia di Suburra è ambientata a Roma. Al centro di tutto c’è la lotta di potere per l’acquisizione di alcuni terreni ad Ostia che il Re della Roma criminale “Samurai”, interpretato da Francesco Aquaroli, deve acquistare in fretta a causa della caduta del sindaco e delle elezioni imminenti.
Tre grossi concorrenti cercano di ingraziarsi Samurai:
Il clan degli Adami che comanda Ostia, tra cui vi è Aureliano interpretato da Alessandro Borghi.
Il clan sinti degli Anacleti, dove troviamo Spadino, interpretato da Giacomo Ferrara.
Sara Monaschi, interpretata da Claudia Gerini, che rappresenta gli interessi con il vaticano.
A loro si aggiungono Gabriele Marchilli, figlio di un rispettabile ispettore di polizia, studente fuoricorso e piccolo spacciatore, interpretato da Edoardo Valdarnini.
Infine la figura del politico onesto Amedeo Cinaglia, interpretato da Filippo Nigro.
La seconda stagione
Se nella prima stagione il centro della storia gravita intorno agli interessi per i terreni, nella seconda il punto focale si sdoppia: da una parte c’è l’elezione del sindaco di Roma, con cui Cinaglia dovrà scendere sempre più a patti, facendo i conti con quel mondo di mezzo che cerca di rifiutare. Dall’altra un tema di attualità: gli immigrati, l’accoglienza e tutti gli interessi che girano attorno ad essi.
Ambientata a 3 mesi dalla fine della prima stagione, i personaggi sembrano cresciuti, mostrando una maturità e affrontando tematiche di spessore.
Aureliano si ritrova a capo del Clan, Spadino cerca di affermarsi nella famiglia, Cinaglia corre per l’elezione del sindaco di Roma. Unica figura che sembra essere debole è quella di Gabriele, che giovanissimo, si ritrova a capo di un commissariato di polizia come vice ispettore. I dubbi vengono però subito fugati nei primi minuti della prima puntata.
Rispetto alla prima stagione la regia risulta essere più pulita e come annunciato dallo staff si vedranno più scene di azione. Inoltre il cast secondario si amplia notevolmente aggiungendo diverse figure femminili di spicco.
Vedremo anche dei flashback con i protagonisti bambini che raccontano parte della loro storia che li ha portati ad essere quello che sono oggi.
Uno dei punti di forza della serie, oltre alla storia, è l’ambientazione. Molte delle location scelte per le riprese sono in realtà dei luoghi familiari ai romani. Il pontile di Ostia ed un bar lungo la litoranea molto conosciuto tra i cittadini sono due esempi lampanti.
Altro esempio è la vela di Calavatrava, simbolo dello spreco romano, che diviene punto di ritrovo dei nostri protagonisti.
Suburra riesce a toccare tematiche di attualità e di grande interesse dell’opinione pubblica come immigrazione, corruzione e politica, parlando inoltre anche della piccola e grande criminalità romana ultimamente salita agli onori della cronaca nazionale.
Concludendo
Troviamo che questa serie sia un piccolo capolavoro. Realistica, cruda, a tratti profetica sulle vicende di Roma (come per la vicenda del clan Spada a Ostia). Un crime drama che andrebbe visto sia per le interpretazioni magistrali di tutto il cast, sia per la dovizia di alcuni particolari minuscoli che un occhio attento sicuramente apprezzerà, come ad esempio gli occhiali di Samurai.
Suburra è una serie che non ha nulla da invidiare a costosissime produzioni d’oltreoceano, anzi porta lustro alla nostra industria cinematografica.
Vi lasciamo qua il trailer della seconda stagione.
La seconda stagione di Suburra è disponibile su Netflix.
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