Acquistare uno smartphone brandizzato può rivelarsi una scelta conveniente, dato il risparmio rispetto a uno no-brand. Se poi consente di usufruire di offerte telefoniche vantaggiose, meglio ancora. Tuttavia, con Android Q le cose potrebbero cambiare, sfortunatamente in peggio, e a rimetterci saranno proprio gli utenti. Il nuovo sistema operativo Android infatti consentirà agli operatori telefonici di avere più controllo delle linee autorizzate e non sugli smartphone brandizzati.
Parlano da loro infatti i quattro commit scoperti nel codice sorgente del sistema operativo, chiamati Carrier restriction enhancements for Android Q (Miglioramenti della restrizione degli operatori per Android Q).
Innanzitutto, il primo miglioramento consentirà agli operatori telefonici di gestire più efficacemente quali sono le linee autorizzate a funzionare e quali invece non lo sono. Questo avverrà grazie a due liste – una sorta di whitelist e blacklist – e funzionerà anche per gli operatori virtuali. Ciò vuol dire che un operatore potrebbe decidere di bloccarne un altro anche se funziona sulla sua stessa rete (esempio pratico: su smartphone brandizzati Vodafone potrebbe non funzionare Ho., se Vodafone lo decidesse).
Altre novità riguardano invece gli smartphone dual sim. Se fino ad ora il controllo degli operatori sulla seconda sim è stato relativamente limitato, a partire da Android Q non sarà più così. Gli operatori possono infatti bloccare il funzionamento della seconda sim sugli smartphone brandizzati, se nel primo slot non ce n’è una autorizzata.
Insomma, a partire da Android Q comprare uno smartphone brandizzato potrebbe rivelarsi una scelta non proprio così conveniente.
Che cosa ne pensate? Trovate giusti questi “provvedimenti” presi da Android? Fatecelo sapere con un commento!
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