La Cina alla conquista del nostro satellite
«I’ll see you on the dark side of the moon» cantavano i Pink Floyd nel 1973. Quarantasei anni dopo il lato oscuro della Luna batte bandiera cinese. Per la prima volta nella storia, infatti, una sonda ha conquistato la faccia della Luna mai visibile dal nostro pianeta poiché in rotazione sincrona con esso.
La sonda cinese Chang’e-4, lanciata l’8 dicembre del 2018 e composta da un lander e da un rover, è atterrata “con successo” alle ore 10.26 locali (3.26 in Italia), inviando sulla Terra le prime foto della superficie lunare tramite il satellite Queqiao, lanciato il 21 maggio scorso e che opera da ponte radio, permettendo di superare gli ostacoli comunicativi dovuti alla posizione della sonda sul nostro satellite.
China's Chang'e-4 probe touched down on the far side of the moon Thursday, becoming the first spacecraft soft-landing on the moon's uncharted side never visible from Earth. pic.twitter.com/ZXtgLYGoie
— CCTV (@CCTV) January 3, 2019
Chang’e-4 effettuerà una serie di esperimenti elaborati da scienziati cinesi e da team stranieri: osservazioni astronomiche, analisi del terreno e della composizione minerale della superficie lunare, la misura della radiazione dei neutroni e degli atomi. Tutte analisi volte a studiare l’ambiente del volto nascosto della Luna, prima d’ora solo fotografato da lontano dai programmi spaziali russi e statunitensi del secolo scorso.
L’allunaggio riconferma le aspirazioni spaziali della Cina ed avviene proprio all’inizio delle commemorazioni per il 50esimo anniversario dello storico sbarco sulla Luna dell’Apollo 11.
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