Tra GDPR e i possibili piani per un centro per la cybersicurezza a Bruxelles, l’Unione Europea sta manifestando un notevole interesse verso il mondo digitale. Una serie di rivoluzioni nel web da mettere in atto il più velocemente possibile per tutelare i cittadini anche nella rete. A queste si aggiungerà, domani, la fine del geoblocking.
Acquisti online senza blocchi europei
Grazie a questo provvedimento – consultabile qui – sarà possibile comprare beni e servizi in tutti i Paesi Ue, senza essere bloccati causa pagamenti con carte bancarie straniere o residenza diversa rispetto allo Stato dove è collocato il venditore. Ma non è tutto: i siti che presentano molteplici versioni in base al Paese non potranno limitare l’acquisto di offerte promozionali solo a quei Paesi, anzi saranno a disposizione di tutti gli Stati europei.
La fine del geoblocking si aggiunge a quella del roaming nel giugno 2017, per aprire i confini digitali oltre quelli geografici:
“Vogliamo un’Europa senza barriere, e questo vuol dire anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online.”
1⃣ week to go: new rules on unjustified #geoblocking will kick in on 3 December.
Starting next Monday, no more discrimination of online shoppers📦 by their location🌍, nationality🇪🇺 or country of their bank card 💳.
➡️All information here: https://t.co/qkO3aYWBkJ pic.twitter.com/BsRwB1mQ0h
— Andrus Ansip (@Ansip_EU) November 26, 2018
Queste sono le parole del vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip, che si aggiungono a quelle della commissaria per il Mercato interno Elżbieta Bieńkowska, quella per la Giustizia Věra Jourová e quella per l’Economia digitale Mariya Gabriel.
“La fine del blocco geografico rappresenta un altro passo essenziale per rendere il mercato digitale una realtà, favorendo concreti benefici per i cittadini.”
Un provvedimento chiave per l’economia che favorisce così la possibilità di fare acquisti migliori, scegliendo tra prodotti con prezzi competitivi. Giusto in tempo per un Natale “più europeo, più libero e più digitale”.
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