In Giappone è molto diffusa la figura della Idol, ragazze carine che cantano, fanno spot pubblicitari e partecipano a concorsi di bellezza. Queste Idol hanno, spesso, schiere di ammiratori di qualsiasi fascia d’età che letteralmente le venerano e che fanno ruotare attorno alle ragazze un giro di soldi considerevole. Delle vere e proprie pop star del Sol Levante.
La Crypton Future Media, circa undici anni fa, provò a lanciare una nuova Idol molto particolare. Essa infatti non era in carne e ossa come le altre, ma era puramente virtuale, insomma una Gorillaz del Giappone di nome Hatsune Miku. L’operazione funzionò alla grande e Hatsume Miku conta al giorno d’oggi grandi vendite di dischi e una schiera di fan di tutto rispetto.
Un grande ammiratore di Hatsume Miku, il 38enne Akihiko Kondo, si è lasciato talmente tanto trasportare dall’amore verso la idol che ha deciso di sposarla. L’uomo infatti ha deciso, nel 2018, di chiedere la mano di Miku in una forma alquanto originale.
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I dettagli del matrimonio di Kondo con l’idol Miku avvenuto in Giappone
Dato che Hatsume è un personaggio immaginario, per compiere la proposta l’uomo ha utilizzato un Gatebox, un apparecchio elettronico che può riprodurre, sotto forma di ologramma, varie figure provenienti dagli anime e dai manga, tra cui anche Miku.
L’apparecchio, del costo di ben 2.800 dollari, è stato programmato per interagire con Akihiko in più modi. Quando l’uomo torna da lavoro, ad esempio, viene accolto dall’ologramma di Miku che lo saluta, regola le luci in casa e accende il riscaldamento.
Il matrimonio chiaramente non ha valenza legale, anche se tuttavia è stato ufficializzato da Gatebox, che ha rilasciato altri 3.700 certificati di questo tipo. In Giappone questo tipo di matrimoni non rappresenta infatti una novità: sempre più spesso giovani uomini nella terra del Sol Levante decidono di legarsi sentimentalmente a personaggi non esistenti realmente.
L’anello nuziale è stato messo su di un peluche che raffigurava questa Idol-moglie virtuale. Al matrimonio hanno partecipato circa 50 invitati, ma tra questi non c’era la mamma dello sposo che non approva l’unione.
È proprio per via di questi pregiudizi piuttosto radicati nella società giapponese, e anche Occidentale, che Akihiko ha deciso di iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Komazawa per studiare i diritti delle minoranze, acquisendo così le conoscenze necessarie per difendere i diritti dei fictosessuali, ovvero quelle persone legate sentimentalmente da personaggi immaginari.
Fonte: ilMessaggero, Instagram.