Due giorni fa abbiamo annunciato l’apertura di uno store temporaneo Amazon a Milano per il Black Friday 2018, dunque l’approdo nel mondo reale di uno degli eventi di shopping online più attesi dell’anno. Questa novità, che vedremo tra due settimane, ha però causato malcontento e tensioni interne tra i lavoratori dello stabilimento di Castel San Giovanni (Piacenza).
L’azienda di Jeff Bezos avrebbe infatti tenuto all’oscuro i dipendenti circa gli straordinari obbligatori pianificati per il 23 novembre. Da qui la dichiarazione di stato d’agitazione da parte dei 1.650 lavoratori del centro piacentino che, in caso di mancato intervento di Amazon, andrebbero oltre tramite il blocco degli straordinari obbligatori fino alla fine dell’anno.
Un segno di protesta che punta dritto dritto a tutti i periodi di sconti intensi, compreso Natale 2018, anche a causa degli errori precedenti. L’ispettorato del Ministero del lavoro, infatti, ha verificato la presenza di 1.951 lavoratori utilizzati nel 2017 oltre il dovuto, ergo non assunti in seguito.
La Filcams CGIL si è aggiunta alle conferme date dalle ispezioni riguardo la mancanza di rispetto verso i lavoratori, ai quali sono state fatte molte promesse (mai mantenute) da parte della società americana quanto ai turni di lavoro e alle assunzioni. “L’accordo firmato a maggio non sta venendo applicato come concepito”, ha dichiarato il segretario generale Filcams CGIL Piacenza.
Una serie di lacune nel dialogo datore di lavoro – lavoratore che potrebbe portare seri guai al colosso e-commerce verso il periodo più prolifico dell’anno. Un Black Friday a rischio, nel caos, e un Babbo Natale ritardatario.
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